La guerra dei cieli farà probabilmente una vittima.
Lo scalo di Forlì potrebbero essere sacrificato nella fusione tra gli aeroporti di Rimini e Bologna.
La resa dei conti è alle porte dato che è prevista entro la fine di aprile.
Per il Ridolfi, schiacciato dai debiti e azzoppato da un piano commerciale sempre più esangue, sembra non esserci più via di scampo.
Il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali dichiara: “Non sappiamo nulla di certo e questo non è un segnale confortante, visto che non arrivano notizie da Bologna. Leggo che a giorni dovrebbero essere scoperte le carte sulla presentazione del piano industriale di Sab in merito alla fusione degli scali di Bologna, Forlì e Rimini. Se queste indiscrezioni fossero fondate, per Rimini l’operazione si confermerebbe interessante”.
Il piano industriale indicherebbe una decisa virata del Marconi verso il Fellini: lo scalo bolognese farebbe da hub e riferimento per le grandi compagnie internazionali mentre su quello riminese saranno dirottati i voli low cost con una particolare attenzione al mercato russo.
Se così fosse, il passo successivo sarebbe una potente campagna acquisti per portare in Emilia Romagna le compagnie che mancano all’appello, da Air Europa a Air One, passando per il possibile arrivo della Sky Express e il rafforzamento di Easy Jet e Wind Jet.
“A Rimini serve un bacino turistico enorme, è porta naturale per l’Est Europa – afferma Vitali – Rimini ha bisogno di un solido partner industriale per esprimere al massimo le sue potenzialità”.
Fonte: (corsivo) “Il Resto del Carlino”