Programma globale di screening a San Marino sul tumore al colon retto

Programma globale di screening a San Marino sul  tumore al colon retto

Un programma globale di prevenzione e diagnosi precoce del tumore del colon retto è progettato e messo in atto dal governo della Repubblica di San Marino. Sono coinvolti tutti i 6.000 abitanti dai 50 ai 75 anni.
Ogni anno in Repubblica muoiono in
media dieci-dodici persone per il tumore al colon retto, una
patologia che invece, se diagnosticata con anticipo, porta nel
75% dei casi alla sopravvivenza del paziente. Un tumore che negli
anni novanta era il quarto per incidenza e che oggi e’ invece al
secondo posto dopo quello alla mammella per la donna e alla
prostata per gli uomini. Ecco perche’ la prevenzione, in una
malattia che ha purtroppo una vasta diffusione, e’ la prima via
di salvezza. Parte dunque da oggi il primo programma globale di
screening per la prevenzione del tumore al colon retto
dell’Istituto per la sicurezza sociale di San Marino. L’annuncio
stamane in una conferenza stampa all’Iss, a cui hanno partecipato
il Segretario di Stato alla sanita’, Claudio Podeschi, il direttore Iss Paolo Pasini e la coordinatrice del progetto Maria
Loredana Stefanelli. Un programma che coinvolge una fascia di
popolazione che va dai 50 ai 75 anni di eta’ (in Europa ci si
ferma ai 70 anni) ma che, escludendo i sammarinesi che gia’ hanno
effettuato le analisi necessarie alla diagnosi, chiamera’ allo
screening 6.000 cittadini entro la fine del 2009.

Il programma si realizzera’ in diversi passaggi: innanzitutto
la popolazione selezionata ricevera’ una busta al proprio
domicilio con una lettera-invito a eseguire l’analisi del sangue
occulto nelle feci, utilizzando il kit contenuto nella busta e le
istruzioni allegate. Il cittadino potra’ dunque consegnare il
campione al Laboratorio Analisi oppure lasciarlo in uno dei tre
Centri per la Salute; il Laboratorio provvedera’ all’analisi e in
tempi brevi verra’ comunicato il risultato mediante lettera, sia
in caso di negativita’ dell’analisi che in caso di positivita’.

In questa seconda ipotesi il paziente verra’ prenotato in un
giorno preciso- e con una lista d’attesa di massimo un mese- per
la seconda fase dello screening che prevede una colonscopia in
ospedale, che se si preferisce, puo’ essere effettuata in totale
anestesia.
‘(Agenzia Dire)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy