Psd, conferenza stampa sul governo

Psd, conferenza stampa sul governo

Pollice verso sui contenuti degli
accordi con l’Italia, “finalmente svelati”. Ma anche, in
definitiva, sull’operato del governo bocciato in politica estera,
ma non solo. Dalla sede di via Ordelaffi, i vertici del Partito
dei socialisti e democratici commentano oggi gli esiti
dell’incontro di mercoledi’ scorso tra i capigruppo e il
segretario per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, volto a
svelare i contenuti degli accordi gia’ parafatti con l’Italia. I
testi certificano, per il segretario Psd Gerardo Giovagnoli “la
sfiducia delle autorita’ italiane verso San Marino”. Inoltre, il
portavoce Psd sottolinea “un certo disagio” presente anche nella
maggioranza: “C’e’ chi dice che la politica estera deve cambiare,
noi lo chiediamo da tempo”. Per il capogruppo Claudio Felici,
l’incontro “si e’ risolto in un atto poco piu’ che problematico”.
I testi non sono stati consegnati, lamenta, limitandosi “a una
lettura frettolosa”. Sufficiente pero’ a far emergere numerosi
punti dolenti. Felici prova ad elencarli: sul fronte dei rapporti
interbancari, “non e’ chiaro- spiega- se le ispezioni congiunte
delle autorita’ di vigilanza riguardino solo le banche
partecipate da parte italiana”. Preoccupano, inoltre, i “richiami
unilaterali” che impongono a San Marino di rispettare termini e
impegni, mentre niente e’ richiesto all’altra parte.
Per Fiorenzo Stolfi, consigliere, “le questioni di contenzioso
non sono state chiarite”. Resta il nodo dell’esterovestizione:
“Bastava concordare dei parametri per dare certezze agli
imprenditori”, manda a dire. Invece “domani- prevede Stolfi-
quelli che hanno resistito per vedere la firma degli accordi se
ne andranno”.
Pesante, per il Psd, e’ infine “la
rinuncia di quanto trattato con l’Ecofin”. In definitiva, gli
accordi sono “una resa su tutta la linea”. Non solo, “e’ il
fallimento completo della gestione degli accordi con l’Italia-
chiarisce Stolfi- abbiamo puntato tutto sui tecnici, i nostri
ministri andavano ai negoziati con loro, non si fa cosi’ in
diplomazia”.

Di qui la proposta. A lanciarla e’ Denise Bronzetti,
presidente: “Non e’ assolutamente rinviabile un’iniziativa
concreta che ponga il nostro governo di fronte a quello
italiano”. Da chiarire e’ “cosa non va a livello politico e che
cosa serve”. Inoltre, se il congresso di Stato, per bocca dei
segretari Claudio Podeschi e Augusto Casali, chiede un
cambiamento in politica estera, al Psd non basta. “Da rivedere-
conclude il presidente- e’ tutto l’operato di questo governo e
dell’intera maggioranza”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy