Psd: Direzione Nazionale Antimafia su San Marino

Psd: Direzione Nazionale Antimafia su San Marino

COMUNICATO STAMPA
In assenza di risposte del nostro Esecutivo veniamo a conoscenza dei veri motivi che hanno generato mancanza di fiducia dell’Italia in chi ci governa, dalle parole della Direzione Nazionale antimafia.
L’estratto della relazione rilanciato stamattina sul blog di un giornalista de “il Sole 24 Ore” sono da considerare con la massima attenzione, soprattutto per il loro contenuto lapidario.
Nella relazione si sollevano tre questioni irrisolte, su cui il PSD già da tempo di è espresso:
1. la differenza legislativa sugli illeciti fiscali tra San Marino e Italia che inabilita alcune indagini;
2.  “sono stati colpiti direttamente i responsabili della vigilanza e che sono stati chiamati a sostituirli soggetti provenienti non dagli ambienti della vigilanza, bensì da quelli dei vigilati”;
3. “la reiterata sperimentazione dell’impossibilità di ottenere da San Marino una assistenza giudiziaria degna di tale nome”.
Tali significativi errori e ritardi non sono attribuibili alle passate legislature, la responsabilità è da imputare a questo Governo. Responsabilità dovute all’incapacità di leggere gli eventi, di capire la natura delle criticità, soprattutto di fare scelte spericolate su Banca Centrale, organo di controllo del sistema più duramente colpito da crisi e scandali, quello bancario e finanziario.
Il Paese aspetta risposte e soluzioni. Ora emergono mancanze a cui porre rimedio da subito. Il PSD lavorerà per questo sollecitando di nuovo l’eliminazione della depenalizzazione dei reati fiscali e la necessità che la continuità investigativa, attraverso ufficio inquirente e una nuova capacità di dialogo, trovi realizzazione nel più breve tempo possibile.
Su Banca Centrale crediamo sia opportuno rivedere alcune importanti decisioni, ci aspettiamo che l’Esecutivo non liquidi anche stavolta le parole della Direzione Nazionale Antimafia con superficialità e che invece si cambi atteggiamento.
Cosa di deve fare ora tutti lo sanno; speriamo che stavolta l’abbiano capito anche il Governo e la maggioranza.
San Marino, 9 febbraio 2011  
L’Ufficio Stampa

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