Psd e Md spingono per una centrale idroelettrica a San Marino

Psd e Md spingono per una centrale idroelettrica a San Marino

“Urge una strategia sull’approvvigionamento energetico”.

Lo dichiarano il Partito dei socialisti e dei democratici e il Movimento democratico, spiegando in una nota congiunta di voler “innescare un dibattito da parte del governo sulla strategia energetica del Paese”.

Il tema dell’aumento dei costi di approvvigionamento di energia elettrica e gas principalmente, ma anche della risorsa idrica, “arriverà a breve in maniera prorompente anche a San Marino; già, come dimostra la burrascosa riunione di oggi, è un tema di prioritario per l’Unione europea e genererà profondi effetti sul futuro di tutto il continente“.

La vicenda “è nota e sta creando ripercussioni radicali in tutta Europa e non solo: il costo dell’energia elettrica è aumentato fino al 300% e quello del gas addirittura fino al 600% rispetto all’anno scorso“.

Le motivazioni “sono molteplici e su nessuna di queste, chiaramente, San Marino può incidere”. Indubbiamente i suddetti aumenti “si ripercuoteranno sull’Azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici che ne gestisce approvvigionamento e distribuzione ed in definitiva anche sulla ‘bolletta nazionale’, dato il carattere monopolistico pubblico dei servizi energetici”.

Psd ed Md ritengono “imprescindibile, soprattutto tenendo conto del Piano energetico nazionale che entro dovrà essere aggiornato, definire un piano di approvvigionamento di energia elettrica che contemperi l’esigenza di riduzione dei costi, di maggiore indipendenza dalle fluttuazioni e soprattutto in grado di integrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti”.

Per quanto riguarda San Marino, “le emissioni fortunatamente non si producono nel nostro territorio, perché non abbiamo centrali di produzione elettrica inquinanti, ma non possiamo ignorare che quello che consumiamo, da qualche parte, con fonti non rinnovabili, viene generato“.

E ancora: “Togliamo subito dal tavolo delle possibilità quella di avere una centrale turbogas o un termovalorizzatore, che non solo richiederebbe bruciare i nostri rifiuti, ma per di più di doverli importare, e anche quella della installazione di cluster di generatori eolici in Repubblica, date le restrizioni causate da vento non sufficiente se non in zone troppo delicate dal punto di vista estetico. Una risorsa possibile e da prendere di nuovo in considerazione è quella della costruzione di una centrale idroelettrica interna, un bacino imbrifero con annesso turbina per la produzione di elettricità. Una sola altra alternativa, più innovativa e fattibile rimane: quella di inserirsi in progetti internazionali di costruzione di centrali elettriche da fonti rinnovabili, siano esse fotovoltaiche, eoliche o idroelettriche”.

“Finanziare, congiuntamente ad altri investitori, una centrale in cui San Marino detiene quota parte sufficiente per il proprio approvvigionamento è una strada percorribile che permetterebbe sia di poter fregiarsi di Stato verde, sia di risparmiare in prospettiva sui costi elettrici e anche di migliorare la propria indipendenza energetica divenendo il nostro Stato proprietario di un impianto, sebbene non in Repubblica. Non perdiamo tempo su questo aspetto strategico a livello internazionale e sempre più importante anche per San Marino“, chiosano Psd e Md.

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