San Marino. La parola d’ordine di Domani-Motus Liberi: “Semplificazione”

San Marino. La parola d’ordine di Domani-Motus Liberi: “Semplificazione”

“Parola d’ordine: semplificazione”.

Lo dice Domani-Motus Liberi, spiegando in una nota di aver rivolto “grande attenzione all’intervento dell’Eccellentissima Reggenza all’apertura dei lavori di questa sessione del Consiglio Grande e Generale: in particolare all’invito ad avere coraggio per addivenire alle riforme necessarie per il Paese, abbandonando vecchi modelli e adottando una nuova visione per la ristrutturazione dell’apparato pubblico, garantendo equità nel lavoro ed incoraggiando i giovani, perché si sentano partecipi di un percorso corrispondente alle loro aspettative e ambizioni”.

Domani-Motus Liberi intende “raccogliere l’invito e proseguire con i propri sforzi volti a favorire il rilancio, la ripartenza e la crescita: anche i nostri consiglieri hanno colto l’occasione per sottolineare la necessità di procedere spediti con la semplificazione e l’eliminazione di burocrazia non necessaria, perché i cittadini e gli operatori sono stanchi di questo ingranaggio che gira troppo lentamente“.

La Pubblica amministrazione “può essere motore di rilancio, ma per questo servono interventi mirati: la riduzione e il bilanciamento degli adempimenti, pur salvaguardando l’efficacia dei controlli, sono alcuni strumenti su cui stiamo lavorando garantendo pieno supporto alla segreteria Industria, Artigianato e Commercio, che sta elaborando alcune proposte in tal senso con il fondamentale supporto e contributo degli operatori”.

E ancora: “San Marino ha tutte le carte in regola per aprirsi a nuovi mercati in fortissima crescita, legati al valore aggiunto e non alla dimensione territoriale. Con l’emanazione del regolamento da parte di Banca Centrale per il ‘servizio di custodia di asset virtuali da parte di banche’, il decreto delegato ratificato a giugno diventa operativo e consente di giocare d’anticipo, essendo tra i primi Paesi al mondo a normare la materia”.

Ora ci si può rivolgere alla normativa dedicata all’identità digitale, che già esiste nel pubblico ma che potrebbe essere implementata anche nel settore privato. La nostra Repubblica avrebbe tutte le potenzialità per diventare un hub tecnologico importante, anche per grandi realtà di pari calibro rispetto quelle che già si sono affacciate: ad esempio giova ricordare Amazon e Alipay – chiosa il movimento di governo -. Lo abbiamo sottolineato tante volte e cogliamo l’occasione per ribadirlo fortemente: questa deve essere la stagione e la legislatura delle riforme. Riforme che devono senza dubbio consentire il raggiungimento di obiettivi oggi più che mai essenziali: sostenibilità, innovazione, rilancio e sviluppo“.

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