PSD e primo maggio: Un augurio peloso

PSD e primo maggio: Un augurio peloso

In questi giorni le poste stanno consegnando una cartolina a tutte le famiglie sammarinesi, raffigurante Charlot in «Tempi moderni».

La cartolina è del PSD (partito dei socialisti e dei democratici) in occasione del PRIMO MAGGIO e, come la nuova comunicazione insegna, molto sinteticamente afferma: «Sui diritti dei lavoratori non si può tornare indietro – il PSD guarda avanti».

Mi coglie un sorriso improvviso da paresi facciale, perché mi passano davanti agli occhi i ricordi di questi ultimi anni in cui il PDD+PSS=PSD ha tentato di dilapidare tutti quei DIRITTI conquistati con tante battaglie dalla SINISTRA e impunemente citati dalla cartolina.

Mi viene in mente tutto il percorso della Legge 131/2005 sulle politiche del lavoro, uscite dalla mente di dirigenti politici molto più “severi” degli imprenditori nei confronti dei lavoratori dipendenti, aiutati dal sindacato più retrivo e inconcludente della storia.

Ricordo bene i 3 NO di quel partito contro i referendum sul lavoro, per difendere i “contratti interinali” e quelli delle false consulenze senza diritto alcuno.

Ricordo l’avversione a difendere il potere d’acquisto perché legare gli stipendi alla variazione dell’inflazione tendenziale annua venne ritenuto patrimonio del passato. Così come combattere il lavoro nero giudicata affermazione pleonastica ma poi nulla si fa.

Ma non siamo più in campagna elettorale, quindi voglio usare il giudizio di alcuni lavoratori che qualche settimana fa hanno restituito la tessera, rinunciando anche alla contribuzione dello 0,40, lo farò con le parole di una lettera inviata al Segretario Generale CDLS, confederazione prossima al Congresso: « Il lavoro interinale (art.17) e i famosi co.co.pro. (art.18) sono tra le forme di lavoro più indegne di un Paese democratico, legate soltanto alla volontà di porre nelle mani dei datori di lavoro uno strumento che li agevola nel reperimento di manovalanza sollevandoli dall’onere della formazione, delle ferie, della malattia, ecc. … il caporalato legalizzato: un balzo indietro nel tempo di 50 anni!!!»

Caro PSD, è difficile guardare avanti dopo aver compiuto questi passi. Si rischiano le vertigini! È come trovarsi davanti a un baratro senza sapere da dove si è venuti.

Dimenticare le proprie origini è la causa maggiore del disorientamento di certa sinistra.

Rinnovamento e Trasparenza

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