Psd sulle rivelazioni Carisp San Marino – Sopaf emerse a Forli’

Psd sulle rivelazioni Carisp San Marino – Sopaf emerse a Forli’

COMUNICATO STAMPA
Ad oltre due anni dal caso Cassa di Risparmio-Sopaf-Governo la chiarezza completa sui fatti accaduti  è ancora più importante.
Infatti ora abbiamo visto nel concreto qual era la portata della trattativa tra i Segretari agli Esteri e alle Finanze, il Presidente Fantini, il Presidente della Fondazione San Marino, Ghiotti e altri non ben identificati soggetti. La proposta fu quella di suggerire di liquidare la partecipazione di Sopaf tramite un sovrapprezzo di 15 milioni di euro evitando così azioni legali possibilmente devastanti per Delta e Cassa.
Ora sappiamo che, nonostante il sovrapprezzo sia stato avallato da chi ha sostituito il Presidente Fantini e la stessa cifra è stata commutata in “consulenze” non meglio precisate, ugualmente la giustizia ha fatto il suo corso, Delta non esiste più come buona parte del suo valore per Cassa di Risparmio.
In questi giorni la pubblicazione delle deposizioni rilasciate dal Presidente della Fondazione Masi e dal Segretario Mularoni alla Procura di Forlì, sono utili per sottolineare alcuni importanti concetti: viene confermata l’ingerenza di chi si trovava al Governo, rimane il dubbio sul coinvolgimento di personaggi implicati in Italia nel caso P4, soprattutto si confermano fallimentari i tentativi di salvataggio di Delta e di scaricare tutte le responsabilità sulla gestione precedente (facendo dimettere quasi la totalità del CdA).
Dal Segretario Mularoni la cifra pagata per la consulenza di Sopaf è stata giudicata ‘onerosissima’, lo stesso Fantini giudicava l’importo‘esagerato’ e la modalità di pagamento di una parte delle somme in Lussemburgo ‘irregolare’.
Il quadro si rivela ora quindi un po’ più chiaro: ognuno dei protagonisti conosceva la portata del rischio insito in quello che veniva suggerito, ognuno sapeva che c’erano tratti di illegalità nell’operazione, ognuno pare scaricare la responsabilità dell’accaduto sugli altri.
Il Paese merita di conoscere la verità perché quanto è successo è risultato catastrofico per Cassa di Risparmio, per le persone arrestate, per Delta che non esiste più e per le finanze pubbliche chiamate ad intervenire per garantire garanzie sulle linee di credito.
Il Congresso di Stato non può cavarsela con un comunicato che scagiona tutti, ma responsabilmente deve analizzare i fatti e far si che la Repubblica chieda ragione dell’esproprio che ha dovuto subire.
L’Ufficio Stampa del PSD

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