Psrs interpella sulla banca sotto ispezione Bcsm

Psrs interpella sulla banca sotto ispezione Bcsm

    La stampa locale scrive che è partita una ispezione presso un istituto di credito sammarinese di piccole dimensioni, utilizzando “professionisti italiani che non fanno parte della vigilanza, ma ai quali è stato dato un incarico regolato probabilmente da contratto”.
    
La notizia, se confermata, sarebbe veramente clamorosa e pertanto interpello il Governo per conoscere se corrisponde a verità.
    
Inoltre, in caso di risposta affermativa al quesito precedente, chiedo :
a)    quale organismo di Banca Centrale ha autorizzato l’operazione esterna;
b)    quale è il costo e quale è la natura del rapporto contrattuale instaurato;
c)    quale è la durata del rapporto contrattuale instaurato;
d)    quali sono le generalità dei professionisti italiani non facenti parte della vigilanza con cui si è instaurato il rapporto contrattuale;
e)    a quale logica risponde l’incarico esterno in considerazione del vasto organico di Banca Centrale, tra l’altro ottimamente remunerato; della assoluta riservatezza necessaria nello svolgimento dell’azione ispettiva; della professionalità e dell’esperienza maturate dai nostri funzionari della vigilanza;
f)    quale è la valutazione del Governo di fronte all’accanimento ispettivo e punitivo tendente ad un radicale ridimensionamento del sistema finanziario e creditizio, mentre è chiaro che il ruolo di Banca Centrale dovrebbe essere quello di guidare lo sviluppo del sistema e la sua internazionalizzazione in un contesto di legalità e di trasparenza.
Infine, chiedo se il Governo:
g)    intende sottoporre al Consiglio Grande e Generale un progetto di settore con precisi indirizzi operativi;
h)    ritiene della massima urgenza procedere ad un accordo di reciprocità con Banca d’Italia, nonostante tale obiettivo sembra essere incomprensibilmente trascurato da Banca Centrale e dall’esecutivo stesso;
i)    considera opportuno prendere in mano la guida della politica finanziaria del paese evitando dannose dichiarazioni politiche di rappresentanti di Banca Centrale.
Repubblica di San Marino, li 25 luglio 2011    
 
Simone Celli

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