Psrs sulla sessione consiliare: esteri e rottamazione politici

Psrs sulla sessione consiliare: esteri e rottamazione politici

Nonostante il costante ed inesorabile aggravamento della crisi economica e sociale della nostra Repubblica, il Patto per San Marino mantiene il proprio atteggiamento autoreferenziale ed anche nel corso della sessione consiliare appena terminata ha riconfermato la validità dell’azione condotta dal governo in relazione alla politica estera, trascurando completamente le ripercussioni estremamente negative che derivano dalla mancata normalizzazione del rapporto bilaterale tra Italia e San Marino.
    Dimenticando clamorosamente la promessa di immediata risoluzione positiva del contenzioso aperto con la Repubblica Italiana fatta ai cittadini sammarinesi nel corso della campagna elettorale dell’autunno del 2008, la maggioranza prosegue imperterrita nella sua azione e, nonostante le ottimistiche rassicurazioni e i speranzosi annunci di un imminente evoluzione in senso positivo, le relazioni tra i due Stati rimangono fortemente compromesse e ciò determina la chiusura di centinaia di aziende, le notevoli difficoltà operative nell’interscambio commerciale di un numero elevato di imprese, l’inesorabile aumento del tasso di disoccupazione, il massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali e lo stato di precarietà dei conti pubblici.
Per queste ragioni, il Partito Socialista Riformista Sammarinese esprime la propria preoccupazione per la totale incapacità del governo e della maggioranza di riconoscere l’improduttività della gestione della politica estera che fino ad ora non ha prodotto alcun risultato positivo per la nostra Repubblica e che, a causa di atti ondivaghi e contradditori, ha minato pesantemente la credibilità e l’autorevolezza delle istituzioni di San Marino. Forse i rappresentanti del Patto per San Marino hanno già rimosso dai loro ricordi il comportamento ambiguo di due Segretari di Stato nell’“affaire Sopaf-Carisp”, la defenestrazione del vertice di Banca Centrale, l’azione incessante indirizzata alla delegittimazione del Comandante della Gendarmeria e la conferenza stampa romana del Congresso di Stato trasformatasi in uno sconsiderato attacco al Ministro dell’Economia italiano. Nel Psrs, invece, è ancora vivo e forte il ricordo di queste vicende che hanno danneggiato in profondità l’immagine della nostra Repubblica in termini di credibilità e affidabilità. E come il Psrs, anche i cittadini sammarinesi non riescono a dimenticare l’imprudenza, l’inadeguatezza e la superficialità di un governo che ormai si trova completamente in balia degli eventi.
A tal proposito, il Partito Socialista Riformista Sammarinese manifesta profonda inquietudine per l’atteggiamento euforico tenuto dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri in seguito all’approvazione di un ordine del giorno consiliare che invita il governo a compiere ciò che avrebbe potuto e dovuto fare già da tempo, in quanto diverse sono state le criticità emerse nel corso del dibattito anche nelle fila della stessa maggioranza. E’ comprensibile la soddisfazione per il superamento di un delicato passaggio politico, tuttavia il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ed il Patto per San Marino dovrebbero essere consapevoli che gli imprenditori e i lavoratori non attendono l’approvazione di un ordine del giorno consiliare, bensì attendono con ansia il raggiungimento del risultato più importante per il futuro della nostra Repubblica: la sottoscrizione del Protocollo di modifica dell’Accordo contro le doppie imposizioni fiscali con la Repubblica Italiana che sancirebbe la definitiva normalizzazione dei rapporti tra i due Stati e che permetterebbe l’entrata in vigore dell’Accordo di Cooperazione Economica e Finanziaria.
Infatti, è sul piano dei risultati concreti che il governo e la maggioranza devono misurarsi e devono dimostrare di essere in grado di governare il nostro Paese. La bontà della condotta di un esecutivo non si valuta sulla base delle dichiarazioni di intenti e delle chiacchiere, alle quali il Patto per San Marino sembra essere molto affezionato. Servono i fatti per salvare la nostra Repubblica, il resto non conta.
Ecco le ragioni per cui il Partito Socialista Riformista Sammarinese ritiene improrogabile l’apertura di una nuova fase basata su un progetto politico, economico e culturale di alto livello, sostenuto politicamente e condiviso socialmente dalle forze responsabili che hanno a cuore le sorti del Paese e che intendono evitare la deriva economica, finanziaria e sociale, a cui inevitabilmente ci porteranno le politiche insensate ed irresponsabili dell’attuale compagine di governo.

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