Figurano anche il sammarinese Giampiero Comanducci, fisarmonicista, e Christian Urbinati
MICHELE BOVI Raoul Casadei e San Marino, un’amicizia ultra-sessantennale
Raoul Casadei e San Marino, un’amicizia ultra-sessantennale.
Aveva 22 anni quando nel 1959/60 scrisse il testo di San Marino Good bye, composta da Aurelio, alias Secondo Casadei, il leggendario autore di Romagna Mia. Era il 1960 e Raoul suonava la chitarra nel gruppo dello zio violinista Secondo: assieme portarono il “liscio” nel mondo e con il “liscio” anche quell’omaggio musicale alla Repubblica del Titano.
C’è una curiosità legata a quella canzone: una svista al momento del deposito del brano nel registro della SIAE, la Società italiana degli autori ed editori (in cui Secondo è iscritto col suo vero nome, Aurelio Casadei). Il San Marino Good Bye (San Marino Arrivederci) diventò San Marino Good Bay (San Marino Buona Baia) ovvero la trascrizione del saluto inglese proprio come si pronuncia.
Per fortuna sulla copertina e sull’etichetta del disco l’errore fu corretto. Nell’Archivio delle opere musicali della SIAE accanto al titolo dei Casadei con lo svarione che ad oggi non è stato mai rettificato c’è però anche un San Marino Good Bye scritto correttamente. Ma non porta le firme dei Casadei, bensì quella del fisarmonicista sammarinese Giampiero Comanducci assieme a quella del suo amico e collega Christian Urbinati: un brano che nonostante la grafia esatta non ha avuto lo stesso successo del gemello.
Non c’erano speranze: il marchio Casadei è a prova di errore.
Michele Bovi
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