“Quattro giurisdizioni, Barbados, Seychelles, San Marino e Trinidad e
Tobago sono al di sotto dello standard internazionale e dovranno
applicare le raccomandazioni formulate nelle loro relazioni prima di
passare alla fase successiva delle loro valutazioni. Queste
giurisdizioni non dispongono di reti adeguate di accordi per lo scambio
di informazioni, non sono in grado di ottenere informazioni cruciali o
le informazioni necessarie semplicemente non sono disponibili“
In poche righe il rapporto dell’OCSE sottolinea come permangano ancora questioni irrisolte che non permettono al Titano di fare il salto di qualità definitivo. Una su tutte: l’accordo con l’Italia.
La Repubblica, a breve, sarà nuovamente sotto esame, poichè molti punti critici analizzati nel report sono stati risolti con le misure adottate tra Novembre e Dicembre (provvedimenti che i tecnici non hanno potuto analizzare) e con l’ultimo decreto previsto per Febbraio.
Pur rimanendo nella White List, c’è amarezza per tale risultato e lo si evince anche dalle parole che il Segretario alle Finanze, Pasquale Valentini, ha rilasciato a San Marino Rtv:
“Non siamo soddisfatti. Questo
risultato risente della pressione che c’è su San Marino. L’Italia è
membro dell’organismo che stila i giudizi e per noi la strada è in salita“.