“La nuova manipolazione dei fatti per creare confusione”.
Lo segnala il comitato promotore del referendum del prossimo 26 settembre, spiegando in un comunicato “da alcuni giorni il Comitato del No sta promuovendo una nuova mistificazione della realtà: in caso di vittoria del Sì, la paura che il legislatore possa creare una normativa troppo liberale con l’accesso all’interruzione volontaria della gravidanza delle minorenni senza il consenso dei genitori, con il divieto totale dell’obiezione di coscienza nel nostro ospedale ecc. Si rifà ai progetti di legge di iniziativa popolare lasciati nel cassetto dalla politica, facendo intendere che questi diventeranno per forza la nuova legge”.
“La realtà è un’altra – sottolinea il comitato promotore -. L’attuale composizione del Consiglio Grande e Generale è il motivo per cui la cittadinanza è stata costretta a ricorrere al referendum: è a maggioranza democristiana e antiabortista e sarà proprio quella che produrrà un’eventuale legge sull’interruzione volontaria della gravidanza”.
“Cosa fanno? Parlano contro se stessi?”, domanda il comitato promotore, riferendosi sempre a partiti e movimenti di governo: “Facciamo i conti: tra Dc (partito con ben 22 seggi), parte di Domani Motus Liberi, Repubblica Futura e Noi Per la Repubblica, la maggioranza che andrebbe a legiferare è quella più propensa a creare ostacoli all’accesso all’Ivg piuttosto che a creare una normativa liberale. Questa è la verità”.
“I progetti di legge di iniziativa popolare del passato potrebbero benissimo finire nel cestino, il legislatore ne ha facoltà. Quindi di cosa parlano?, dice infine il comitato promotore, “In caso di esito positivo, siamo piuttosto NOI quelli preoccupati che le forze antiabortiste maggioritarie producano una legge che dovrà sì recepire il quesito ma potrebbe mettere innumerevoli paletti ad un diritto duramente conquistato“.
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