Replica di Giovanni Lonfernini a Pasquale Valentini sulla fuoruscite dalla Dc

Replica di Giovanni Lonfernini a Pasquale Valentini sulla fuoruscite dalla Dc

COMUNICATO STAMPA

Il Segretario politico del PDCS si dichiara, e non è una novità, “deluso e indignato” a seguito delle nuove defezioni avvenute in questi giorni all’interno del proprio partito.

Valentini era deluso ed indignato, ma in fondo anche sollevato!, al momento della costituzione del Gruppo dei Democratici di Centro. Era deluso e indignato al momento della nascita degli Europopolari. E’ deluso e indignato oggi, ancora una volta, dopo nuove fuoriusciute.

Sembra quasi un disco rotto, che ripete la solita litania, dando l’impressione di essere nelle esperte mani di qualche autorevole disc-jockey che gli suggerisce, o forse gli impone, di dire le stesse cose, di proporre le stesse argomentazioni e soprattutto di esternare alla comunità sammarinese la propria sofferenza d’animo.

Fa un po’ sorridere questo apparente tormento che Valentini manifesta sistematicamente, quasi fosse l’ultimo crociato che, per un’investitura ultraterrena, si pone ad ultimo ed estremo baluardo per la difesa e la salvaguardia dei valori democratico cristiani.


Dal momento della sua nomina ad oggi, all’indignazione e alla delusione di Valentini avrei preferito vedere messa in campo, in questi mesi, una ferma e consapevole analisi di quello che stava avvenendo nella Democrazia Cristiana piuttosto che lanciarsi a criticare la ricerca del clamore mediatico dettato da nuove defezioni.

Avrei preferito vedere avviata una reale fase d’autocritica, piuttosto che rincorrere improbabili costituenti a volte “moderate” a volte “democratiche”, evitando di evocare e amplificare nel paese, anche attraverso l’ausilio di pulpiti autorevoli, il principio che coloro che lasciano il partito sono “pecore matte”, che escono dal recinto per curare il proprio orticello e per consolidare i propri interessi di bottega.

La campagna sotterranea di odio, mistificazione lanciata dal partito di Valentini verso chi ha scelto di lasciare un progetto politico nel quale non credeva e oggi confermata da queste dichiarazioni pubbliche, mi pare molto poco democratica e piuttosto incline “al o con me o contro di me”, base ideale su cui il Segretario Politico DC vuole costruire una aggregazione di centro.


Abbiamo tentato, per oltre nove mesi, di riformare la situazione interna della DC e nessuno di noi avrebbe mai voluto giungere all’atto estremo e purtroppo alla fine necessario, di lasciare il partito.

Ma di fronte alla degenerazione ,allo scempio della politica ,messi in atto dai padroni di sempre della Democrazia Cristiana, non si poteva rimanere per altro tempo inerti e silenziosi ,fino addirittura a sembrare conniventi .


Purtroppo si è resa necessaria la strada per disegnare un nuovo percorso politico.


Noi Democratici di Centro abbiamo fatto una scommessa ardua, che non ci intimorisce, con l’obbiettivo di proporre un progetto che negli ultimi tempi sta trovando interesse sia da parte della politica che delle forze sociali ed economiche.

Stiamo facendo tutto questo con fermezza e convinzione forti di quella “Libertas” che fa parte del nostro simbolo.

Siamo infine delusi e indignati,e ci permettiamo di esserlo, sperando che Valentini non si offenda, nel vedere che oltre alla politica dello struzzo alberga nella DC una singolare e quantomai inquietante continuità con quelle esperienze passate che fino a qualche anno fa abbiamo cercato di limitare ,e che invece oggi dettano condizioni di forza con maggiore vigore e peso .

Giovanni Lonfernini

Membro del Gruppo Consigliare dei Democratici di Centro

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