Residenza e intestazione immobiliare. La Tribuna Sammarinese, San Marino Rtv, Il Resto del Carlino

Residenza e intestazione immobiliare. La Tribuna Sammarinese, San Marino Rtv, Il Resto del Carlino

Il Consiglio dei XII, giovedì 21 aprile, ha deciso che un residente nella Repubblica di San Marino può subito intestarsi un immobile.

La notizia è stata diffusa da La Tribuna Sammarinese, sabato (sabato santo!) 23 aprile e rilanciata subito  fin dalle ore 5 da Libertas. Durante il giorno poi è stata ripresa due volte da San Marino Rtv.

Domenica 24, articolo di Il Resto del Carlino.

Qui vengono riportati in ordine cronologico i vari pezzi. Segue  la composizione del Consiglio dei XII

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LA TRIBUNA SAMMARINESE

Titolo: Storica decisione del Consiglio dei XII che supera ogni barriera nel regime
di tutela degli immobili
/ Più nessun limite per gli stranieri
che intendono intestarsi un immobile sul Titano
/ A
maggioranza cambia il regolamento che fissava a sei gli anni necessari di
residenza prima di ottenere un’autorizzazione. La liberalizzazione delle
intestazioni e la recente legge sulla possibilità di concedere residenze
superano con un balzo tutti i vincoli precedenti

Il Consiglio dei XII nella sua ultima seduta ha approvato una deliberazione che modifica sostanzialmente una tradizione in vigore a San Marino da secoli. Il metodo in vigore prevedeva che un immobile potesse essere intestato ad un cittadino straniero solo se questi avesse dimostrato una residenza effettiva in territorio per almeno 6 anni. Una regola questa che superava impostazioni molto più rigide che davano piena discrezionalità al Consiglio dei XII di intestare un bene agli stranieri, tanto che in passato perfino quelli derivanti da eredità non potevano essere acquisiti dagli eredi stranieri obbligandoli a vendere. La regola dei 6 anni sta però, da diverso tempo, stretta sopratutto agli immobiliaristi che vedono così sfumare tutta una serie di possibili vendite perchè il soggetto che acquisterebbe non ha il requisito dei sei anni. Al contrario i sostenitori del vincolo hanno motivato le loro ragioni con la necessità di conservare l’integrità territoriale e non disperdere verso terzi di altri Stati, il controllo della proprietà immobiliare. Nel 2008 fu questo uno degli elementi dello scontro fra Psd e Ap che portò alla rottura fra i due partiti sostenuto anche dalla necessità, per Ap, di non allargare le maglie della concessione delle residenze. La critica era tagliente: residenze e intestazioni facili sono l’arma degli speculatori edili per vendere gli immobili costruiti in eccesso. Dopo l’articolo 16 della legge 28 giugno 2010, n°118 e il regolamento attuativo, è oggi la Commissione Consiliare Affari Esteri a rilasciare le residenze sulla base di criteri sufficientemente ampi: chi riveste incarichi dirigenziali, anche in aziende con un certo numero di dipendenti, chi investe capitali in attività produttive, oggi riceve la residenza in territorio superando una barriera che fino a ieri sembrava invalicabile. Giovedì scorso il Consiglio dei XII ha fatto il resto del lavoro, approvando a maggioranza una delibera che consente l’intestazione dei beni immobili anche a chi è residente da un solo giorno a San Marino. Le politiche impostate da Mc Kinsey e osteggiate con at teg giament i radicali anche da forze che oggi governano, hanno così preso corpo per costruire la nuova economia. Pare che proprio i più acerrimi oppositori della ‘legge obiettivo’ che Andreoli aveva posto in campo spaccando il rapporto fra il suo partito e Ap, legge che fissava un limite massimo nella consessione delle residenze (15 all’anno), siano stati i fautori della nuova normativa che invece le residenze le concede senza limite alcuno. (R.E.) 

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Immobili a San Marino. Deciso lo smollone. La Tribuna Sammarinese

pubblicato sabato 23 aprile 2011 alle
05:15

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Residenza a San Marino e subito proprieta’

pubblicato sabato 23 aprile 2011 alle
12:06

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SAN MARINO RTV

Il Consiglio dei XII cancella il limite di sei anni di residenza per i
cittadini stranieri che acquistano un immobile in Repubblica

23/04/2011 – 13.16

“Un atto di giustizia e di chiarezza”.
Così il coordinatore di Alleanza Popolare, Stefano Palmieri, definisce la
decisione del Consiglio dei XII che annulla i precedenti vincoli di residenza
da almeno sei anni, per i cittadini stranieri intenzionati ad intestarsi un
immobile acquistato in Repubblica. Una scelta in linea con la nuova legge sulle
residenze che prevedeva la possibilità di farne richiesta per quegli
imprenditori che investono in strutture e trasferiscono capitali produttivi in
Repubblica, che assumono personale in loco o che presentino un piano economico
di investimenti. Il provvedimento riguarda la prima casa e prevede un periodo
di verifica. Al 31 dicembre, infatti, si valuterà l’impatto della decisione sul
patrimonio immobiliare sammarinese e si assumeranno le decisioni su eventuali
correttivi. La discussione è aperta da tempo, negli ambienti politici
sammarinesi. Da un lato c’erano le istanze di coloro che acquistato un immobile
aspiravano ad entrarne in pieno possesso nel minor tempo possibile, dall’altra
c’erano gli immobiliaristi, gli operatori economici del settore, che chiedevano
strumenti per fronteggiare un periodo di crisi. La decisione del Consiglio dei
XII accontenterebbe gli uni e gli altri: consentirebbe cioè di raggiungere
quell’equità invocata dagli acquirenti e di favorire, al contempo, un maggiore
dinamismo ad un settore oggi asfittico. Il coordinatore di AP, Stefano
Palmieri, evidenzia un terzo obiettivo raggiunto: quello della trasparenza. “La
decisione – spiega – consentirà di evitare quel ricorso a vari escamotage,
messi in atto da chi, legittimamente, voleva intestarsi l’immobile acquisito”.
Il riferimento, in particolare, è alla pratica di caricare l’abitazione su una
società immobiliare, oppure, in alcuni casi, di costituirne una ad hoc per
rispondere all’esigenza del proprietario.
In Consiglio dei XII la maggioranza ha votato compatta, con la condivisione del
Governo; le forze di opposizione hanno scelto invece di astenersi.

Sergio Barducci

 

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Binomio residenza-proprieta’ a San Marino, difeso da Ap

pubblicato sabato 23 aprile 2011 alle
14:57

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SAN MARINO RTV

Giovagnoli: immobili, una clamorosa marcia indietro23/04/2011 – 17.33
“Evidentemente le posizioni a volte si dimenticano, oppure lopportunità fa cambiare idee che sembravano immutabili”. Così il Segretario del PSD, Gerardo Giovagnoli, commenta la decisione del Consiglio dei XII sulla possibilità di intestazione degli immobili ai cittadini stranieri.
“Qualcuno – aggiunge – ha fatto una clamorosa marcia indietro, dimostrando che la crisi economica ha portato a più miti consigli”. Giovagnoli ricorda che questo tema fu uno dei punti che nel 2008 fece saltare gli equilibri di maggioranza: “Qualcuno – conclude – dovrà ammettere di aver fatto valutazioni sbagliate allora, e di essersi invece convinto, oggi, della opportunità delle scelte indicate da altri”.

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Residenza-proprieta’ a San Marino. Psd vanta la primogenitura

pubblicato domenica 24 aprile 2011
alle 02:02

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IL RESTO DEL CARLINO

 Decisione del Consiglio dei XII 
/ Niente più limite dei sei anni per acquistare un
immobile
/ Adesso è sufficiente riuscire a ottenere la
residenza

E’ trapelata nonostante una sorta di patto d’onore
fra i componenti il Consiglio dei XII
: è stata cancellata la norma che
obbligava i cittadini stranieri ad avere almeno sei anni consecutivi di
residenza in Repubblica per potersi intestare un immobile. Ora sarà sufficiente
ottenere la residenza
per diventare anche proprietari
di case ed opifici. La liberalizzazione è
stata decisa con soli tre voti contrari (Iro Belluzzi, Giancarlo
Capicchioni, Stefano Macina)
dai componenti del Consiglio dei XII.

Il paletto dei sei anni era entrato in vigore poco più di dieci anni
fa per cancellare una anomalia legislativa. Un esempio per cercare di
capire perché era stato introdotto il limite minimo dei sei anni: una
donna che diventava italiana per matrimonio non poteva ereditare
immobili quindi intestarseli. Un’ingiustizia soprattutto se la donna era
figlia unica. Ora si fa un passo ulteriore anche sulla spinta della
nuova legge sulle residenze, varata nel giugno scorso, per invogliare
molti imprenditori a investire nel territorio del Titano con opportuni
correttivi. Ora dalle residenze più facili, si passa all’intestazione
anche immediata di case: l’auspicio di molti per vivacizzare il mercato
immobiliare.

Una curiosità, al tempo della “Legge
Obiettivo
” (primavera 2008) tale argomento fu tra le cause della rottura fra
Psd (favorevole all’apertura con alcuni distinguo) ed Ap
(contrario)
. Altra curiosità, in tema d’Europa quelli che si sono sempre
dichiari non favorevoli hanno sostenuto il pericolo di avere, aderendo all’Ue,
frontiere e proprietà immobiliari libere a chiunque. Ora la maggioranza, sempre
molto fredda all’apertura di una porta principale per entrare in Europa, apre un
pertugio abolendo il blocco dei sei anni di residenza.

Si è trattato di un atto di giustizia e di chiarezza, per Stefano Palmieri, coordinatore di Alleanza Popolare, che ha commentato la decisione del Consiglio dei XII. 

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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DEI XII

Composizione attuale

 a partire dal  3
dicembre  2008

Coalizione

Partito

                        Consiglieri

 Nomi

Patto per San
Marino
Pdcs-Eps-Ael  
Denis Amici
(AeL)
Oscar Mina
(Pdcs)
Claudio Muccioli
(Pdcs)
 Nicola Selva
(Eps) (all’opposizione dal 23 febbraio 2011, poi  nel gruppo Upr)
Giovanni
Francesco Ugolini (Pdcs)
Ap Stefano Palmieri
(Ap)
Ldl Maurizio Rattini
(Nps)
Usdm  
 
Riforme e
Libertà
Psd-Spl Paride Andreoli
(Psd) (in Psrs dal 17 luglio 2009)
Iro Belluzzi
(Psd)
Giancarlo
Capicchioni (Psd)
Stefano Macina
(Psd),
Su Francesca
Michelotti (Su). 
Ddc

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