Federico Rossi – Nuovo Quotidiano di Rimini: Riccione scossa dopo che la proprietà della nota discoteca ha manifestato l’intenzione di migrare altrove. Sotto accusa le attuali “leggi punitive” / “Le regole attuali sono un punto fermo” / Dopo la minaccia del Cocoricò di andar via la giunta conferma la linea dura / “Sono norme di buon senso. Ma pronti a lavorare insieme per una soluzione”
Riccione (Rimini). “Il Cocoricò deve assolutamente rimanere a Riccione. Su un punto però è bene essere chiari: le regole sono queste e come tali vanno rispettate”. Così Luciano Tirincanti, assessore alle Attività Economiche e alla Sicurezza del Comune di Riccione interviene sul tema caldo che sta scuotendo in questi ultimi scampoli d’estate la Perla ma più in generale la riviera, ovvero l’intenzione della proprietà della nota discoteca, resa nota lunedì con una lunga lettera aperta, di lasciare la Romagna se lo scenario attuale non cambierà. Riferimento in primis alle “leggi punitive, risalenti addirittura all’età fascista”, che a detta dell’amministratore delegato del locale Marco Palazzi, stanno rendendo praticamente impossibile continuare a operare nel settore. Una materia quella delle regole sulle quali però l’amministrazione non arretra di un millimetro. Gli attuali divieti e limitazioni, specie per quel che riguarda gli orari e le modalità che disciplinano l’ascolto della musica e la somministrazione di alcolici, restano insomma punti fermi, intoccabili. (…)
