Riccione: Metrò di Costa, Agenza Mobilità pagherà aumenti di costi

Riccione: Metrò di Costa, Agenza Mobilità pagherà aumenti di costi

Né il Comune di Rimini né il Comune di Riccione pagheranno gli aumenti di costi riguardanti la realizzazione del Metrò di Costa che sarà operativo nel 2016.

Di tutto ciò se ne occuperà l’Agenzia Mobilità grazie a un futuro mutuo.

Così hanno deciso l’altra sera, durante un incontro, l’assessore regionale al turismo Maurizio Melucci, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, quello di Riccione Massimo Pironi, il presidente della Provincia Stefano Vitali e il direttore di Agenzia Mobilità Ermete Dalprato.

Il primo cittadino riccionese, pressato dalla sua maggioranza, attaccato dai comitati “No Trc” e appesantito da un mutuo di 6,3 milioni di euro, avrebbe chiesto qualche garanzia sulle coperture economiche per dare vita all’intero progetto.

I Comuni non verseranno un solo euro per quell’8% in più che ha fatto lievitare i costi da 93 milioni di euro a oltre 100.

I soldi li garantirà l’Agenzia Mobilità che dovrebbe accendere un mutuo di 12 milioni di euro.

Pironi avrebbe chiesto inoltre varianti al progetto come i sottopassi al porto, in viale Ceccarini e la riqualificazione di viale Rimini ma ancora non è stata fatta alcuna previsione di costo.

Le modifiche saranno fatte e sono in fase avanzato di progettazione.

La Regione ha confermato che saranno utilizzati 115 milioni di euro per finanziare il trasporto pubblico locale.

Emma Petitti, segretario del Pd di Rimini, dichiara: “Da parte di tutti è stata riconosciuto che il Trc è l’opera strategica per il nostro territorio, grazie al quale si attuerà un nuovo sistema di mobilità e di trasporto innovativo e sostenibile, all’altezza delle più significative esperienze europee”.

Massimo Pironi, invece, preferisce aspettare di vedere nero su bianco: “Le rassicurazioni sono state date in modo esaustivo e ampio, dobbiamo solo attendere di vedere i fatti che seguiranno le parole. Ci sono problematiche da affrontare tutti assieme e senza pregiudizi”.

Fonte: (corsivo) “Il Corriere di Romagna”

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