Riccione: Processo Banca di Lodi, scattate ieri prime prescrizioni

Riccione: Processo Banca di Lodi, scattate ieri prime prescrizioni

Tantissimi milioni di euro furono sottratti alla filiale di Riccione della Banca Popolare di Lodi.

Sono indagate e processate ben 21 persone, tra queste lo stesso direttore di filiale e il bergamasco 39enne Maurizio Contato.

Il direttore e Contato hanno registrato le prime prescrizioni nell’udienza del processo di ieri mattina.

Giampiero Fiorani, amministratore delegato dell’istituto di credito nel 2001 e arrestato l’anno dopo nell’inchiesta per la scalata a Banda Antonveneta, denunciò alla guardia di finanza che il responsabile della filiale, Battista Buldrini, aveva acceso una serie di conti correnti intestati a persone inesistenti per intascarsi molti soldi.

Da gennaio ad aprile 2001 c’era un buco di 550mila euro per poi aumentare sempre di più fino a sfiorare i 4 milioni.

Buldrini, riminese 41enne, aveva dato l’ok all’apertura di conti in favore di società con sede a San Marino, riconducibili dall’imprenditore riminese Mauro Cit.

Qualche anno fa Cit era entrato nel mirino di calabresi e napoletani per una storia di estorsioni che ebbe la sua fine con la sparatoria in viale Ceccarini.

Il direttore apriva conti correnti dove deliberava affidamenti fittizi tramite un’apertura di credito in conto o un castelletto di portafoglio commerciale.

Nonostante fossero molto curati i documenti utilizzati da Buldrini, per istruire le pratiche, si erano però rivelati contraffatti.

La Banca di Lodi si è costituita parte civile nel processo e ha chiesto un risarcimento milionario.

Dopo 7 anni e mezzo di distanza dai fatti, sono state prescritte sia le accuse di associazione per delinquere, che riguardavano Contato, Cit e Buldrini, che tutte le truffe. 

Fonte: “Il Resto del Carlino”

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