Scontro tra maggioranza e opposizione a Riccione per il Piano spiaggia..
Ieri sera in commissione si è discusso a lungo lo strumento urbanistico che regolamenterà lo sviluppo dell’arenile nei prossimi anni.
La maggioranza intende portare la pratica in Consiglio il 2 agosto ma la minoranza è contraria.
I chiringuitos sorgeranno solo in caso di accordo tra gestore dello stabilimento balneare e chioschista confinante.
“Perché mettere questo vincolo dell’attività confinante? – attacca Luciano Tirincanti (Pdl, vicepresidente della commissione Assetto del territorio – Siamo in un periodo di crisi economica ed occorre premiare gli imprenditori che hanno intenzione di investire non limitarli imponendogli un accordo con il chioschista. Occorre dotare i gestori di stabilimenti balneari degli
strumenti necessari ad investire, il prima possibile invece della quarta
variante inizieremo a parlarne solo ad ottobre: ciò significa che fino a
primavera non riusciremo ad approvarla in Consiglio”.
Il capogruppo della civica-Lega Renata Tosi afferma: “Il mondo economico ci chiede semplicità e maggiori liberalizzazioni e non ulteriori vincoli alle attività. Legare l’attività del bagnino a quella del vicino chioschista piuttosto che rispondere alle istanze del mercato mi sembra solo un contentino per i ristoratori. Non partecipo alle riunioni delle commissioni sul Piano Spiaggia. Non si tratta un argomento così delicato in piena estate quando gli operatori maggiormente interessati possono essere poco coinvolti e partecipi a causa della stagione in corso. Inoltre non ha alcun senso andare ad approvare in Consiglio la terza variante al Piano Spiaggia quando ad ottobre dovremo iniziare a discutere della quarta variante al Piano. Perchè non acceleriamo l’iter e andiamo all’approvazione della terza e quarta variante in un unico passaggio? La crisi economica è terribile e i bagnini vorrebbero poter agire con celerità e non perdersi dietro inutili passaggi amministrativi”.
Fonte: (corsivo) “Nuovo Quotidiano di Rimini” – www.nqnews.it