Il Consiglio Grande e Generale ha votato la variante di PRG che assegna all’Azienda di Stato per i Servizi una seconda area da dedicare allo stoccaggio e alla lavorazione della frazione organica dei rifiuti urbani, differenziati con la raccolta porta a porta.
Da notare che la prima variazione del PRG, a tale scopo dedicata, era stata presentata nel mese di aprile del 2014.
Dal momento, poi, che quest’area pare abbia necessità di interventi di sistemazione del terreno piuttosto importanti per diventare operativa, ci si chiede quanto tempo servirà ai nostri incredibili amministratori per raggiungere l’obiettivo.
Intanto è stata fissata, per il 20 giugno, la data di avvio della raccolta porta a porta nel Castello di Acquaviva, affidata, per contiguità territoriale ed operativa, alla Cooperativa che già sta servendo i Castelli di Chiesanuova e di Fiorentino.
Pare poi che siano stati emessi o lo saranno a breve apposite gare d’appalto per affidare il servizio di raccolta in ulteriori due Castelli, ma non si sa nulla di certo, nessuna tempistica, nessuna scadenza.
Informazioni, queste, che non possiedono nemmeno i rappresentanti dell’Osservatorio sui rifiuti, a quanto risulta dalle dichiarazioni di venerdì di Alessandro Paoloni, in cui si prevede in ulteriori 2 anni il tempo necessario per concludere questo processo.
Sono passati in fondo solo tre anni dall’approvazione di un Ordine del giorno all’unanimità, con cui il Consiglio Grande e Generale esprimeva senza remore la volontà di estendere questo tipo di raccolta su tutto il territorio sammarinese.
Tre lunghissimi anni, un periodo infinito per un territorio di 61kmq, con 33.000 abitanti.
Da notare che questo modello di gestione dei rifiuti non arriva da un altro pianeta, è realtà da circa 30 anni in diversi comuni e città in Italia e nel mondo. Non dobbiamo inventarci niente, dobbiamo semplicemente organizzarci e lavorare per rendere operative le migliori pratiche.
Ma il Segretario di Stato Lonfernini, e con lui tutto il Governo e i vertici dell’AASS, pare se ne stiano inventando di tutti i colori per creare problemi.
La diffusione a macchia di leopardo ad esempio: assurda in termini sia organizzativi che economici. I ritardi negli accordi internazionali: si ottengono in brevissimo tempo quelli con la Regione Emilia Romagna per lo smaltimento nel termovalorizzatore di Coriano, anche più di uno, mentre di quelli con il Consorzio di filiera CONAI, fondamentale per rendere ulteriormente vantaggiosa la filiera del riciclo, non se ne sa più nulla.
Questa situazione surreale sta provocando ritardi vegognosi, e molto costosi per la collettività. Ma in fondo, da un Paese che ci mette quasi un anno ad installare due autovelox lungo la superstrada – il via libera del governo era arrivato a luglio 2015 – non ci si può aspettare granché.
Siete solo chiacchiere e distintivo. Tratto da “Gli intoccabili”, una scelta non casuale.
Civico 10