RIFORMA PREVIDENZIALE, intervento di Mauro Chiaruzzi

RIFORMA PREVIDENZIALE, intervento di Mauro Chiaruzzi

RIFORMA PREVIDENZIALE, SEGRETARIO DI STATO CHIARUZZI:
“STOP AI RITARDI DELLA POLITICA, VIA LIBERA AL SISTEMA MISTO”

Il completamento della riforma previdenziale, attraverso la concertazione, è “una priorità e un dovere improcrastinabile della politica”. Un invito e un monito a proseguire il percorso per la realizzazione di un sistema pensionistico complementare e per il perfezionamento di quello obbligatorio è stato lanciato oggi

dal Segretario di Stato per la Sanità, la Sicurezza Sociale, la Previdenza e le Pari Opportunità, Mauro Chiaruzzi. Nel suo intervento al convengo intitolato “Il sistema previdenziale di San Marino analisi e prospettive”, organizzato da Cdls e dal gruppo Shult’z al Central Square di Domagnano, il Segretario di Stato ha ricordato il difficile percorso della riforma, iniziato nel 2005, i ritardi che sono seguiti alla realizzazione della previdenza complementare a capitalizzazione e alla definizione di testo unico del sistema obbligatorio, due soluzioni auspicate per allontanare il rischio tangibile connesso al default finanziario dei fondi.

Il Segretario di Stato ha quindi ritenuto fondamentale ma non sufficiente l’approvazione, lo scorso marzo, del provvedimento “stralcio” che “ha introdotto importanti modifiche e integrazioni ma non ha di fatto comportato il completamento del complesso ed articolato percorso della riforma”. Sui ritardi,“la politica ha grandi responsabilità,- ha proseguito Chiaruzzi- non è riuscita a capitalizzare un enorme lavoro di studio e concertazione che non si è mai interrotto e che ha prodotto soluzioni e proposte, più o meno condivisi dalle parti, che potevano e possono ancora rappresentare una buona sintesi per una positiva conclusione della riforma”. Esito che potrà essere raggiunto, ha auspicato il Segretario di Stato, “attraverso la concertazione e la assunzione comune di responsabilità”, per garantire così “nel medio-lungo periodo una sostanziale stabilità del nostro sistema previdenziale e in una prospettiva più ampia, del nostro sistema di welfare”. In quest’ottica, la previdenza complementare dovrà avere “un connotato aggiuntivo e non sostitutivo, allo scopo di realizzare un sistema previdenziale misto”.

L’augurio rivolto dal Segretario di Stato è infine che la politica metta al bando “atteggiamenti superficiali, demagogici, approssimativi” per farsi carico della “promozione nella società di una cultura della assunzione di responsabilità e della prospettiva del futuro”.

CR

11 Settembre, 2008

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