A Palazzo Begni è terminata poco fa la prima illustrazione della impostazione delle riforma tributaria che, in base a quanto stabilito dalla finanziaria, il Segretario di Stato alle Finanze, Pasquale
Valentini, è impegnato a presentare, a nome del Governo, in Consiglio Grande e Generale, entro il prossimo mese di giugno.
Si tratta di una riforma lungamente attesa nella Repubblica di San Marino. La precedente è datata 1984.
La pressione fiscale nominalmente non crescerà a San Marino, nel
senso che non saranno modificate – a quanto è stato detto – le aliquote
attuali. Tuttavia questo non significa che i singoli soggetti non si
troveranno a versare di più.
Esempio, i lavoratori dipendenti. Mentre ora si paga sul reddito imponibile calcolato, in automatico, partendo dal reddito. Nella riforma, niente automatismi. Occorre, partendo dal reddito, documentare le detrazioni che portano a quel dato imponibile. Più rilevanza avrà pure la detassazione, ad esempio per figli a carico.
Leggi il comunicato Ufficio Stampa Congresso
Leggi il resoconto dell’Agenzia Dire Torre 1