Riforme e Libertà: ordine del giorno (quasi) di rottura fra Italia e San Marino

Riforme e  Libertà: ordine del giorno  (quasi) di rottura fra Italia e San Marino

Riforme e Libertà presenterà oggi in Consiglio Grande e Generale un proprio ordine del giorno sulla questione della ventilata
estromissione delle banche della Repubblica di San Marino dal ‘sistema Abi’ con relative difficoltà anche nella operatività ordinaria di aziende, singoli operatori, cittadini, dopo la Circolare Banca d’Italia di inizio 2009.

La Tribuna Sammarinese attribuisce a Riforme e Libertà un testo di tale ordine del giorno che, di fatto, preannuncia una rottura dei rapporti fra San Marino ed Italia:
Considerato lo stato di emergenza in cui versa il sistema economico, il Consiglio Grande e Generale impegna il Congresso di Stato a mettere in campo forti e concrete iniziative politiche presso la controparte italiana e, in particolare, invita il Segretario di Stato per gli Affari Esteri a convocare immediatamente l’Ambasciatore d’Italia a San Marino per esprimergli la forte contrarietà rispetto al manifestarsi di atti fortemente lesivi della sovranità della Repubblica mettendo a serio rischio la storica bontà dei rapporti fra i due Stati. Impegna, altresì, il Congresso di Stato a difendere la violazione unilaterale dell’Accordo Valutario di cui sopra richiamando la Repubblica Italiana a risolvere la controversia presso la Camera Arbitrale di Ginevra‘.
Insomma una situazione quasi da collasso per il sistema bancario e finanziario sammarinese (dodici banche
e cinquantotto finanziarie) come prefigurato da
Stefano Elli su IlSole24Ore.

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