Riforme e Libertà contro Alleanza Popolare

Riforme e Libertà contro Alleanza Popolare

Gli scricchiolii di Alleanza popolare

Passano gli anni, cambiano gli scenari politici ma Alleanza popolare e il suo leader Tito Masi gridano e scalpitano contro le scelte di politica estera.

Nel 1992 gridavano allo scandalo per la firma del protocollo con la Santa Sede sottoscritto da Gabriele Gatti, negli anni novanta criticavano aspramente la politica estera condotta dallo stesso Gatti.
Tito Masi dichiarava riferendosi all´assedio della Guardia di finanza testualmente il 10 luglio 1997: “Il Segretario Gatti ed il suo Governo si trovano di fronte ad una situazione di emergenza che testimonia e conferma il fallimento della politica estera sammarinese, per altro già evidenziato da precedenti, molteplici episodi, e l´incapacità di chi ci governa nel perseguire una politica economica meno disinvolta e più attenta alle reali esigenze del nostro sistema produttivo. Invece di andare alla ricerca di generiche rassicurazioni e di inutili strette di mano, il senso di responsabilità, che purtroppo in alcuni uomini politici non esiste, avrebbe dovuto consigliare di approfondire per tempo le reali motivazioni del mutato atteggiamento italiano nei confronti di San Marino, di cogliere i segnali di allarme che ripetutamente e da più parti ci sono giunti, di avviare un negoziato serio per superare i motivi di contrasto e le preoccupazioni espresse da parte italiana”.

La situazione di oggi però è decisamente cambiata, Ap fa parte di un governo uscente nel quale ha seguito ogni passo di politica estera e partecipato, anche all´interno di organismi tecnici come il Comitato per il credito ed il risparmio, la delegazione tecnica per la trattativa dell´accordo di Cooperazione economica a ogni fase e scelta.
A 5 giorni dalle elezioni politiche Ap e Tito Masi attaccano con il consueto livore gli avversare politici con affermazioni al limite della decenza politica.

Forse Antonella Mularoni, negli anni di permanenza Strasburgo grazie agli sforzi diplomatici del Governo, non ha seguito molto la politica estera, ma Tito Masi con strette di mano, fotografie, sorrisi a trentadue denti, comunicati stampa ha seguito molto da vicino ogni passaggio di politica estera.

Masi è un politico per tutte le stagioni, alleato del Pss quando serve, alleato del Pdd quando serve, alleato del Psd quando serve, alleato della Dc quando serve, ma sempre pronto a gettare colpe sull´alleato con l´ipocrisia di chi si sente esente da errore e l´arroganza di chi si sente il padrone assoluto del Paese.

I cittadini sanno che Alleanza popolare e la coalizione conservatrice non possono garantire stabilità al Paese.

San Marino 4 novembre 2008

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