Nuovo Quotidiano di Rimini: Ristoratori e baristi chiedono telecamere e più forze dell’ordine in giro. E scatta la proposta: negozi e locali aperti anche dopo la mezzanotte / “Centro storico, terra di nessuno” / Paura tra gli operatori commerciali: “E’ ora di intervenire prima che sia troppo tardi” / E c’è chi teme per l’arrivo dell’inverno: “Se questo è l’inizio, figuriamoci tra qualche mese”
RIMINI – “ll locale era ancora pieno quando si sono sentiti quegli urli. Grida disperate di qualcuno che chiedeva aiuto. Così, saranno state le 23,30 circa, siamo usciti ed abbiamo visto quel ragazzo, pallido e tremante, in un lago di sangue. Immediatamente lo abbiamo soccorso e, dopo averlo disteso a terra davanti alla chiesa di Sant’Agostino, ho chiamato il 118”. E’ il racconto del titolare della pizzeria La Bussola di via Sigismondo, uno dei testimoni degli attimi successivi all’aggressione, a colpi di coltello, di un giovane 22enne riminese avvenuta, sabato notte, tra via Isotta e via Sigismondo, in pieno centro storico.
“Una cosa incredibile – commenta il ristoratore – sembrava di essere in un film. E, invece, purtroppo, siamo a Rimini. Ma che città è diventata questa. Con un centro storico che, invece di essere tenuto come gioiello, è stato trasformato in zona franca per balordi e violenti. E’ ora di intervenire prima che sia troppo tardi. In giro ci vogliono più poliziotti e carabinieri e nelle zone più calde della movida più telecamere”. C’è timore tra gli operatori commerciali del centro dopo i due accoltellamenti avvenuti nell’arco di 24 ore (uno alle 18 di venerdì in via Gambalunga e l’altro alle 23.30 di sabato). (…)
