RIMINI. Il Comune di Rimini, così come gli altri comuni della provincia interessati dal tracciato autostradale, supportati dalla Provincia e dalla Regione Emilia-Romagna, stanno ricercando aree di proprietà pubblica da destinare al Piano di Riforestazione previsto dal Ministero dell’Ambiente nel momento del rilascio del Via relativo al progetto di ampliamento alla terza corsia dell’Autostrada A14 nel tratto compreso tra Rimini Nord e Cattolica.
Un Piano di Riforestazione dei territori predisposto a titolo compensativo, da realizzarsi con piante autoctone, per l’assorbimento di carbonio in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di riduzione di gas serra in adempimento al protocollo di Kyoto, ovvero veri e propri “pozzi” d’assorbimento dei gas ad effetto serra per mezzo della riforestazione che sfruttino capacità delle piante di assimilare, grazie al processo di fotosintesi, anidride carbonica dall’atmosfera.
Oltre a aree pubbliche, i Comuni della Provincia di Rimini interessati dal tracciato autostradale stanno ricercando ulteriori terreni idonei alla riforestazione anche di proprietà privata, privilegiando il recupero di territori abbandonati e la protezione del territorio dai rischi di dissesto, ricomprendendo anche aree non necessariamente poste a ridosso dell’autostrada.
L’Assessorato all’ambiente del Comune di Rimini chiede pertanto a tutti i soggetti privati interessati di manifestare l’eventuale proprio interesse a mettere a disposizione, a titolo gratuito, terreni di proprietà da destinare a forestazione (con superficie minima di 0,5 ha e larghezza media minima 20 m) contattando entro il 18 novembre 2014 gli uffici dell’assessorato tramite email (segreteria.ambiente@comune.rimini.it) o telefono ( 0541.704985 – 0541.704988).
Sarà Società Autostrade per l’Italia S.p.A. a provvedere alla realizzazione dell’impianto di forestazione e alla manutenzione nei primi 5 anni dalla piantumazione di piantine forestali, di altezza inferiore a 5 m, che dovranno essere autoctone della Regione Emilia-Romagna e scelte fra Pioppo nero, Robinia, Platano ed Olmo.
Comunicato Stampa