Federico Rossi – NQ di Rimini: La 48enne accoltellata venerdì dall’ex campione di pugilato è stata ascoltata ieri. Il suo legale: “Tra loro solo problemi legati al lavoro” / “Loris mi ha colpita all’improvviso” / Roberta Cester, dal letto d’ospedale “Infermi”, ha ricostruito l’accaduto davanti agli inquirenti / Si aggrava la posizione di Stecca. “Si è avvicinato a me dopo che le persone presenti si erano allontanate”
RIMINI. Gesto premeditato e non certo frutto di un estemporaneo momento di collera come sostenuto dal diretto interessato. E’ questo in sintesi il succo delle dichiarazioni rilasciate ieri mattina agli inquirenti da Roberta Cester, la 48enne veneta accoltellata venerdì dall’ex pugile Loris Stecca nella palestra che i due gestiscono insieme a Viserba da un anno. La donna, interrogata dalla Squadra Mobile nella sua stanza di ospedale dove è ricoverata da venerdì – dopo l’intervento al quale è stata sottoposta d’urgenza tre giorni fa è ora completamente fuori pericolo – ha quindi offerto una versione dei fatti radicalmente diversa da quella di Stecca, che ha invece parlato di uno scatto d’ira fatale, al termine dell’ennesimo violento litigio, che lo ha portato poi al folle gesto. “I fatti non sono affatto andati come dice Stecca – ha raccontato la donna agli inquirenti – (…) Loris la mezz’oretta prima che accadesse il fattaccio è stato sempre seduto sui divanetti della palestra mentre io invece mi intrattenevo per motivi appunto lavorativi con alcune persone. Appena queste si sono allontanate – in tutto erano circa una ventina – si è avvicinato a me, ha estratto il coltello portato da casa che teneva nel borsello e mi ha colpito”. (…)
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