Annamaria Gradara – Nuovo Quotidiano di Rimini: La proprietà ha chiesto tempo fino a fine anno per sgomberare. Inutili i ricorsi, quello al Capo dello Stato ancora senza esiti / Chiuso il tendone dei libri / Ieri ultimo giorno di apertura, dopo 30 anni, della struttura a piazzale Boscovich / Manola Lazzarini: “Migliaia di persone rammaricate, ma non è servito a nulla”
RIMINI – Hanno chiuso in sordina, senza un avviso, con amarezza, senza lanciare appelli. Da oggi al porto niente più rivendita di libri. Game over. Dopo trent’anni una storia che si chiude.
Manola Lazzarini, la titolare, è alla cassa a fare scontrini. “Non rilascio interviste” dice. Conferma solo che “oggi è l’ultimo giorno, si chiude”. Il cliente che ha appena pagato non può fare a meno di sentire. “Come chiudete?”. “E’ così, si chiude”. Ammutolito. Avanti il prossimo, ecco il resto. Avanti così, per l’ultimo giorno. Tra gli scaffali c’è gente che curiosa, fa acquisti, un giorno come un altro. Ma non lo è.
Insistiamo con le domande. Ma non si poteva trovare una soluzione? “Se il Comune avesse voluto… ci hanno mandato loro lo sfratto. Perché sa, col tendone qui non si vede il mare… E così sono cinque famiglie che restano senza lavoro”. Cinque persone (quattro sono i soci), cinque famiglie.
(…) Abbiamo anche fatto ricorso al Capo dello Stato, non abbiamo ancora avuto una risposta ma il ricorso è ancora in essere”. Però scusi, per questa zona del lungomare si parla di riqualificazione, c’è il progetto del Consorzio del porto. “Certo, ne facciamo parte anche noi”. Allora si potrà sperare che una libreria ci sarà di nuovo in futuro, se c’è un progetto di riqualificazione… (…)
