Annamaria Gradara – Il Nuovo Quotidiano di Rimini: Dall’istituto di credito riminese 3 mln, 1 dal Titano e 1 dalla banca sammarinese / Aeradria, i soldi ci sono / Cinque milioni da Carim, Asset Banca e Repubblica di San Marino / Tra otto giorni dal giudice con il nuovo Piano di concordato
RIMINI. I soldi per salvare l’aeroporto ci sono. E il piano di concordato da presentare tra otto giorni (giovedì 18 luglio) al giudice del tribunale fallimentare è oramai alla fase di rifinitura dei dettagli. C’è un cauto ottimismo tra le istituzioni. Oggi scadono i termini del bando pubblico di Aeradria per la presentazione di manifestazioni di interesse all’aumento di capitale, una delle due colonne portanti il Piano di salvataggio (l’altra è data dalla trasformazione in azioni di una parte rilevante dei crediti dei maggiori creditori). Ieri Confindustria ha fatto sapere di essere della partita (…). Con una quota simbolica, certo, ma segno di uno sforzo che non poteva mancare. Come quello che garantirà anche Confcommercio. Ma il contributo più significativo è quello che arriva in primis dalla Cassa di Risparmio di Rimini, vero soggetto timoniere dell’operazione di salvataggio dell’aeroporto. (…) E ancora il Titano la farà da padrona con un altro milione di euro che verrebbero direttamente investiti dalla Repubblica di San Marino, particolarmente interessata a rafforzare la propria presenza in Aeradria (oggi detiene il 2,97% del capitale) per poter sfruttare il “Fellini” come scalo internazionale per gli scambi soprattutto commerciali. (…)
