Rimini. Al Cinema Tiberio arriva da Londra ‘King Lear’ diretto da Sam Mendes

Rimini. Al Cinema Tiberio arriva da Londra ‘King Lear’ diretto da Sam Mendes

Al Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16), mercoledì 25 giugno alle ore 20 (biglietti € 10 interi, € 8 ridotti, apertura biglietteria alle ore 19) è in programma, in differita, la proiezione dell’allestimento teatrale del National Theatre di King Lear di Shakespeare con Simon Russel Beale nel ruolo principale per la regia di Sam Mendes, apprezzato regista cinematografico (“American Beauty”, Premio Oscar per la regia, “Era mio padre”, “Revolutionary Road” e l’ultimo 007 “Skyfall”) e teatrale (attualmente è in scena a Londra il suo allestimento del musical “Charlie and the Chocolate Factory”).

Shakespeare ricava il materiale per questa sua tragedia dall’antica mitologia britannica. Il vecchio Re Lear, prossimo ad abdicare, decide di dividere il regno tra le tre figlie sulla base dell’amore che sapranno dimostrargli. Le prime due, Goneril e Regan, gli offrono così altisonanti dichiarazioni di affetto. La preferita invece, Cordelia, racconta con estrema sincerità e senza falsa enfasi il suo amore: proprio perché ama il padre è infatti convinta che i suoi veri sentimenti -raccontati con parole adulatorie- sarebbero solo immiseriti e resi volgari. Irritato dalla risposta, Lear la ripudia e divide tutto il suo regno tra Goneril e Regan. Così Cordelia, sposatasi con il Re di Francia, abbandona il regno. Ma Re Lear ha ben presto modo di constatare l’ingratitudine delle due figlie e impazzisce dal dolore rendendosi conto dell’errore di valutazione compiuto nei confronti della fedele Cordelia. Alla vicenda principale si intreccia quella secondaria che vede protagonisti il conte di Gloucester e i suoi due figli, Edgar e Edmund, fino ad evolvere verso il suo tragico finale.

(…) ciò che fa davvero grande lo spettacolo di Mendes .scrive Franco Cordelli su “Il Giornale” – è il ritmo, la sua velocità. C’è in esso il cinema di tempesta e di guerra, c’è la contemporaneità dei costumi (poiché gli uomini sono sempre uguali a se stessi), e c’è soprattutto la simultaneità di due vicende, quelle di due uomini mediocri, Lear e Gloucester (…) [c.s.]

Cinema Tiberio



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