Rimini. Alla Gambalunghiana ‘Biblioterapia’. Conclude il ciclo Nadia Fusini

Rimini. Alla Gambalunghiana ‘Biblioterapia’. Conclude il ciclo Nadia Fusini

Alla Biblioteca Gambalunghiana, sabato 10 dicembre, Nadia Fusini chiuderà il ciclo di incontri dedicati quest’anno alle “figure del male”, (Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri) con
la conversazione su “Shakespeare, il teatro delle passioni”.

Anglista raffinata,
scrittrice e traduttrice, Nadia Fusini è stata a lungo docente di Filologia
shakespeariana alla Sapienza di Roma. E nel suo ultimo saggio, Di vita si muore.
Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare (Mondadori, 2010), ha
svelato i meccanismi attraverso cui il geniale “poeta filosofo” ha saputo
mettere in scena l’animo umano, facendo dei suoi personaggi veri e propri
archetipi e paradigmi dell’umano sentire. Un viatico fondamentale per affrontare
l’interrogativo capitale: “Che cos’è l’uomo?”. Perché a partire dall’età
moderna, con l’incrinatura del rapporto fra l’umano e il divino, questa domanda
non può più essere rivolta alla sola teologia ma va indagata nel rapporto con la
natura e nelle relazioni con gli altri esseri umani. Ed è al teatro di
Shakespeare, alla sua potente forza esplorativa delle passioni che si deve
“l’invenzione dell’umano”, l’entrata in scena di uomini e donne in quanto
soggetti di sentimenti ed emozioni.

 

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