In questo articolo potrete leggere alcune parti del discorso di Andrea Gnassi riguardante il sistema fognario che, a causa dell’abbondante pioggia, ha causato più di un problema a Rimini e ai riminesi in questi giorni.
Il primo cittadino riminese si rivolge a tutti (negozianti, cittadini, turisti e albergatori): “Quello che è accaduto ieri a Marina Centro non è proprio un bel biglietto da visita per la nostra città. E’ cresciuta la sensibilità collettiva verso l’efficienza e la riqualificazione di un sistema fognario obsoleto ma gli investimenti fatti negli ultimi anni hanno dato solo risultati parziali”.
Gnassi però ha (forse) trovato una soluzione a questo problema: “Manca ancora la sensazione complessiva di un salto di qualità della rete di smaltimento delle acque nere e bianche che dovrà essere garantito dall’attuazione del nuovo piano delle fognature, votato dal Consiglio Comunale alcuni mesi fa. Rimini deve recuperare socialità, qualità urbana e ambientale, usare il mare come risorsa e come valore aggiunto del territorio, avviando in concreto la separazione della rete fognaria, superando l’inefficace sistema degli sfioratori a mare e regolarizzando gli allacci impropri“.
La stima economica per la soluzione definitiva del problema prevista dal piano si aggira sui 900 milioni di Euro.
Il Comune di Rimini, nei prossimi 5 anni, avrà l’arduo compito di dare una risposta consistente a quei piani, investendo cifre adeguate.
Gnassi sa già dove mettere le mani per rendere efficienti le fogne riminesi: “Occorrono regole e controlli più stringenti sugli allacci non regolamentati, occorrono aziende di servizio che garantiscano l’attuazione degli interventi senza ritardi, occorre un bilancio incardinato su poche scelte prioritarie, non dispersivo, disposti anche a prendere in considerazione investimenti finanziati da mutui a lungo termine perché questo non è uno spreco o una compromissione del futuro di Rimini”.
Sono in tanti a desiderare un futuro senza allagamenti, senza hall e scantinati zeppi d’acqua e liquame, senza più confidare nella buona sorte che ci porti tanto sole.