Rimini: allarme neve, in Provincia e’ stato di emergenza

Rimini: allarme neve, in Provincia e’ stato di emergenza

Nq Rimini: Sono previste altre 48 ore di nevicate e una caduta di 40 centimetri. Ieri in tarda serata la Regione ha annunciato l’arrivo per oggi di due turbine per pulire le strade. Ora c’è anche l’allerta ghiaccio / La Provincia chiede aiuto: “E’ stato di emergenza” / I mezzi utilizzati in Valmarecchia non sono sufficienti a fronteggiare i due metri di neve, ci vogliono le motoslitte / Il sindaco di Novafeltria, Marani: “Abbiamo bisogno anche dell’esercito”. Intanto i Comuni cercano i volontari

La situazione è critica
e il peggio
, forse, deve
ancora venire. La Protezione
civile ha previsto la caduta
di altri quaranta centimetri
di neve. Ci aspettano altre
48 ore di bufere. L’Alta
Valmarecchia è già in ginocchio
e i Comuni non
sanno più come fare per
fronteggiare da soli l’emergenza.
Il tutto è emerso con
chiarezza ieri al tavolo allestito
proprio a Novafeltria.

“La preoccupazione tra i
sindaci della vallata è molto
forte – conferma l’assessore
provinciale alla protezione
civile, Mario Galasso -. Siamo
di fronte a un fenomeno
da record”. E il territorio
non è in grado di affrontarlo
da solo. “I mezzi abituali
non sono più sufficienti –
continua -. Per questo abbiamo
chiesto il supporto
non solo alla Regione Emilia
Romagna ma anche ad
altre Regioni, sperando di
potere ricevere al più presto
mezzi più idonei per affrontare
l’emergenza”. Sono ritenute
infatti indispensabili
almeno le motoslitte per
potere raggiungere quelle
abitazioni distanti dalle
strade principali. Purtroppo
sono diverse. Intanto, ieri
mattina, il presidente della
Provincia, Stefano Vitali,
ha inviato la richiesta di dichiarazione
di stato di crisi
e richiesta di stato di emergenza.

“Alcune zone periferiche
dell’alta Valmarecchia
rimangono irraggiungibili
anche agli automezzi, con
conseguente difficoltà nel
verificare e portare assistenza
alle abitazioni presenti”.
“E’ una situazione drammatica
– fa sapere da Sant’Agata
Feltria il sindaco
Guglielmo Cerbara – Abbiamo
chiesto l’intervento
della Protezione civile con
turbine, gatti delle nevi e
mezzi più grossi dei nostri”.
Sono stati quindi chiesti
mezzi abitualmente impiegati
solo nelle zone di alta
quota.

“Quelli degli appaltisti
non ce la fanno – fa eco il
primo cittadino di San Leo,
Mauro Guerra -. Ci sono alcuni
muri che non si riescono
a sfondare”. Lorenzo
Marani, il sindaco di Novafeltria
chiede di più: “Con
questo incontro speriamo
di ottenere il massimo aiuto,
se occorre anche l’intervento
dell’esercito”. Qualche
risposta dalla Regione è
già arrivata ieri in tarda serata:
il sindaco Marani è stato
informato che questa
mattina sarebbero arrivate
due turbine per liberare le
strade dalla neve. Arriveranno
inoltre altri mezzi
meccanici per collaborare
con i mezzi e le persone già
in servizio.


[…]

 

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