Brahim Maarad, Nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): Erano esenti dall’Ici, ma la nuova imposta la devono pagare: per la Legacoop sono 12mila euro, per Confcooperative fino a 20mila / Imu, le Onlus chiedono pietà / Le cooperative sociali: “Offriamo lavoro a migliaia di riminesi” / L’assessore Brasini: “Ne possiamo parlare anche a settembre”
L’Imu non piace
proprio a nessuno. La devono
però pagare tutti.
Compresi quelli che fino
all’anno scorso erano
esenti dall’Ici. E’ il caso
delle cooperative sociali
Onlus. Sono diciassette
quelle che hanno chiesto,
scrivendo direttamente al
sindaco Andrea Gnassi, di
essere graziati “visto il
ruolo svolto di utilità sociale
nella città”. La questione
è arrivata in commissione
ieri mattina. A
portarla all’attenzione dell’assessore
al bilancio,
Gian Luca Brasini, è stato
il consigliere Fabio Pazzaglia
(Sel e Fc) che poi in
serata ha presentato un
apposito emendamento in
consiglio comunale.
L’assessore
è stato chiaro fin
da subito: “E’ un discorso
che stiamo affrontando. Il
regolamento sull’Imu lo
possiamo modificare anche
a settembre. Va considerato
che metà dell’imposta
è destinata allo Stato,
quindi nel caso di esenzione
deve essere coperta dal
Comune”. Insomma adesso
le Onlus devono mettere
mano al portafoglio per
Cronaca Rimini
versare intanto la prima
rata. Poi si vedrà. Alla
Cooperativa Centofiori si
sono già portati avanti.
“Abbiamo piena coscienza
della situazione economica
del Comune – spiega
Alfio Fiori, il vice presidente
-. Dalle stime che
abbiamo fatto, ci tocca pagare
circa 6mila euro”. La
situazione viene confermata
anche da Legacoop e
Confcooperative. La quota
dell’Imu a carico delle 34
coop sociali onlus legate a
Legacoop (il volume della
produzione è pari a poco
meno di 57 milioni di euro,
i soci sono 3.400, gli
occupati 2.380) è attorno
ai 12mila euro. Tra i 15 e i
20mila euro invece per la
Confcooperative.
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