Rimini. Arenile da sanare, i bagnini non smontano. Corriere Romagna

Rimini. Arenile da sanare, i bagnini non smontano. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Giochi, pedane, campi
i bagnini non smontano:
«Il Comune vuole fare cassa»

 

RIMINI. Ci siamo, bagnini e amministrazione comunale salgono nuovamente sul ring. Come in primavera, il match si combatte sul terreno insidioso delle regole, dei servizi da smontare e rimontare, sui soldi da versare. Gli operatori di spiaggia devono mettere in cantina le attrezzature estive, ma c’è da chiarire il destino di giochi, pedane, pali, campi da gioco. Il Comune lo ha detto e ribadito: bisogna smontare, chiedere l’autorizzazione e solo dopo ripiantare tutto. Il leader dell’Oasi Confartigianato, Giorgio Mussoni non ci sta e continua a invocare il modello Cesenatico: l’area a ridosso delle cabine è stata inserita fra quelle urbanizzate e quindi svincolata dai rigidi paletti del paesaggistico. Palazzo Garampi non ci sente, chiede ai bagnini di mettersi in regola. La replica? Non ci stiamo, qua si cerca solo di fare cassa. (…)

Giorgio Mussoni è il leader dell’Oasi Confartigianato, soggetto che raggruppa la maggioranza dei bagnini riminesi. (…)

Il Comune dice che non si può. «Solo perchè non si vuole riconoscere la realtà».
L’amministrazione dice anche che vi dovete mettere in regola. «Loro vogliono solo i soldi. E basta. Non è una bella roba per aiutare il turismo a uscire dalla crisi. Se vogliono spremere il turismo come un limone, va bene, facciano pure. Togliere tutto ha un costo, non so a chi convenga».
Come finirà? «Io non lo so di sicuro».

 

 

 

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