Federico Rossi, Nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): In spiaggia regna il caos. Poca informazione tra gli operatori su quanto già deciso dal Comune con la sanatoria / I bagnini aspettano e sperano / In molti si rifiutano di smontare giochi e campi: “Sarebbe la rovina, i clienti vanno a Riccione” / Gli operatori confidano ancora in sconti e proroga. E c’è chi ha deciso di ricorrere alle vie legali
Aspettare: sembra
questa al momento la parola
d’ordine tra i bagnini riminesi
che parevano invece intenzionati
fino a pochi giorni fa
a smontare tutte le attrezzature
ludiche e ricreative non
a norma. Molti infatti sperano
di ottenere dal Comune
una proroga per quest’estate,
che consentirebbe di salvare
tutti quei giochi per bambini
e campi sportivi che da sempre
costituiscono un punto
di forza per le nostre spiagge.
Una speranza che pare però
in realtà infondata, dato che
l’amministrazione non ha almeno
per il momento mai
avanzato un’ipotesi di questo
tipo. Mentre sulle cose sanabili
o si paga – e le cifre sono
quelle indicate, in media
40.000-50.000 euro a stabilimento
– oppure si deve
smontare tutto ciò che è abusivo.
Eppure sono in tanti ad
attendere fiduciosi questa
proroga. “Da quel che sappiamo
il Comune dovrebbe esprimersi
a giorni – dice Andrea,
titolare dello stabilimento
29–Ci auguriamo con tutte le
nostre forze che il responso sia
positivo. Che gli amministratori
si mettano una mano sulla
coscienza: se ci tolgono i
giochi e i campi per noi le difficoltà
sarebbero enormi. In
tanti infatti, anche clienti che
vengono da noi da una vita, ci
hanno già detto che in quel
caso andrebbero a Riccione”.
Di pagare comunque, in caso
di mancata proroga, non se
ne parla: “Sono cifre assurde –
si lamenta Nevio del bagno
11 – Poteva andar bene una
spesa complessiva di 10.000
euro, ma 50.000 sono davvero
troppi. Vorrà dire che se saremo
costretti toglieremo tutto.
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