Rimini. Ballo abusivo, assolta ristoratrice: attivita’ non organizzata. Corriere Romagna

Rimini. Ballo abusivo, assolta ristoratrice: attivita’ non organizzata. Corriere Romagna

Corriere Romagna: Ballo abusivo, “assolto” il ristorante /
Un sopralluogo sollecitato dal vicino albergo aveva messo fine alla musica ad alto volume /
Si trattava di un’attività spontanea e non organizzata: per il giudice il «fatto non sussiste»

RIMINI. La titolare del ristorante era finita a processo con l’accusa di aver trasformato in una pista da ballo per risollevare il suo locale in barba alle regole e alle rimostranze dei vicini, turisti compresi, infastiditi dalla musica ad alto volume e dagli schiamazzi dei clienti ben oltre la mezzanotte. A distanza di più di tre anni dal sopralluogo dei carabinieri che aveva successivamente portato all’imputazione legata all’intrattenimento danzante non autorizzato, la quarantacinquenne imputata, difesa dall’avvocato Alessandro Pierotti, è stata assolta «perché il fatto non sussiste».
La sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Rimini riguarda ovviamente il singolo caso del locale che all’epoca dei fatti animava le serate lungo viale Principe Di Piemonte, ma riapre una questione sempre viva e molto cara, tra gli altri ai rappresentanti delle associazioni dei locali da ballo.
(…) Una parte minoritaria dei clienti (una trentina su più di cento) era stata sorpresa a ballare, ma lo aveva fatto in maniera spontanea, nello spazio libero all’interno, senza la presenza di alcun disk jockey, vocalist o di cubiste. Nè la ristoratrice aveva fatto pagare un biglietto d’ingresso o alzato i prezzi delle pietanze o delle bevande servite regolarmente ai tavoli del locale.
Si trattava cioè di un’attività non organizzata e in ogni caso secondaria rispetto a quella principale rappresentata dalla ristorazione.


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