Rimini. ‘Barry Lyndon’ al Cinema Tiberio di Rimini

Rimini. ‘Barry Lyndon’ al Cinema Tiberio di Rimini

Il Cinema Tiberio di Riminipropone domenica 25 gennaio alle ore 21, nell’ambito della rassegna “Il Cinema Ritrovato” a cura della Cineteca di Bologna la versione restaurata, in lingua originale con sottotitoli in italiano, di ‘Barry Lyndon’ di Stanley Kubrick (1975) con Ryan O’ Neill, Marisa Berenson, Patrick Magee e Hardy Kruger, il tutto avvolto nella meravigliosa fotografia di John Alcott ed i mirabili costumi creati da Milena Canonero.

Barry Lyndon, il capolavoro storico che Stanley Kubrick trasse nel 1975 dal romanzo di William M. Thackeray, festeggia i suoi 40 anni con il ritorno nei cinema italiani in versione restaurata:  “Mi ha sempre attirato – queste le parole di Stanley Kubrick – un film in cui il destino del protagonista è già inciso sul primo fotogramma” – un duello alla pistola che sembra già tramandare di padre in figlio una vita di vicissitudini rocambolesche. E dalla vicenda di Barry Lyndon Kubrick è stato attirato al punto da scriverne egli stesso la sceneggiatura, avvicinandosi a Thackeray, grande scrittore inglese poco ricordato e poco tradotto, con semplicità e trasparenza: “Amavo la vicenda e i personaggi di Barry Lyndon, e mi parve possibile farne una trasposizione senza distruggerlo”.

Partendo dalle avventure di Redmond Barry (interpretato da Ryan O’Neal) e di Lady Lyndon (Marisa Berenson), il film ripercorre il Settecento come fosse un museo di cera (l’incarnato dei volti, il lume delle candele), come uno viaggio nella pittura dell’epoca: siamo in un salotto di Gainsborough, in un giardino di Watteau, seduti a una tavola di Hogarth. Vivono, questi tableaux, vivono ansiosamente di ambizioni fallaci, rovine annunciate, sentimenti corrotti, disillusioni, soprusi, umiliazioni: e l’impossibile ascesa dell’avventuriero Redmond Barry, che sposa l’aristocratica Lady Lyndon, “traccia una parabola che conduce al nulla” (Michel Ciment). Un film che ancora una volta ha fatto parlare della leggendaria maniacalità di Kubrick, della sua cura per il dettaglio, a cui ha dato un contributo fondamentale l’italiana Milena Canonero, vincitrice proprio per i costumi di Barry Lyndon del suo primo Premio Oscar. [c.s.]

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