La piccola ha bisogno di essere accudita anche nella scuola dell’infanzia, ma il personale non c’è. Così Anna passa tutte le mattine seduta accanto alla fotocopriatrice per fare da infermiera alla figlia
FRANCESCO ZUPPIROLI. Cuore di mamma. Quello enorme, che non conosce fatica. Quello di Anna Pagano, cinquantenne, la cui quotidianità da due anni è diventata trascorrere tutte le mattine, cinque ore al giorno, seduta a fianco di una fotocopiatrice nella scuola dell’infanzia in un comune della Valconca che frequenta la figlia di cinque anni. La bambina, infatti, è portatrice da quando ha otto mesi di tracheostomia e Peg (gastrostomia endoscopica percutanea) a seguito di un parto prematuro, dopo poco più di cinque mesi di gravidanza: la piccola è venuta alla luce in ospedale, dove è stata colonizzata da tre batteri, per cui l’incisione chirurgica della trachea è stato un intervento salvavita. Una condizione, quella della bambina, che richiederebbe un’assistenza infermieristica di 40 ore settimanali e 16 di assistenza educativa per l’autonomia e la comunicazione. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino