Rimini. Brambilla sotto inchiesta per spostamenti in elicottero a spese dello Stato. Nuovo Quotidiano di Rimini

Rimini. Brambilla sotto inchiesta per spostamenti in elicottero a spese dello Stato. Nuovo Quotidiano di Rimini

Nuovo Quotidiano di Rimini: L’ex ministro al Turismo accusata di peculato e abuso d’ufficio per due trasferimenti, di cui uno a Rimini, con l’elicottero di Stato / Brambilla, quei viaggi di troppo / La Procura di Milano ha inviato una richiesta di autorizzazione a procedere alla Camera / Oggi è parlamentare di FI. Secondo l’accusa avrebbe procurato un danno all’erario di 28mila euro

RIMINI – Galeotto fu l’elicottero. E un viaggio di troppo, non per fini istituzionali, anche a Rimini. L’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla è accusata dalla Procura della Repubblica di Milano di peculato e abuso d’ufficio per essersi appropriata illegittimamente “restituendolo dopo l’uso” di un elicottero di Stato, in uso all’Arma dei carabinieri, dopo avere attestato, “falsamente in almeno due occasioni”, di averne bisogno per ragioni attinenti alle finalità istituzionali. Tra i viaggi finiti all’attenzione della Procura anche uno compiuto a Rimini. I reati contestati risalgono al 9 dicembre 2009 e al 13 marzo 2010 e si riferiscono a trasferimenti in elicottero dalla località, in provincia di Lecco, in cui risiede la Brambilla, e ritorno. Secondo i giudici l’allora ministro Brambilla avrebbe violato la direttiva della presidenza del Consiglio, varata proprio da Berlusconi il 25 luglio 2008, che ha introdotto paletti molto rigorosi all’uso dei voli di Stato da parte degli esponenti del governo procurandosi “un ingiusto vantaggio consistito nell’utilizzo dell’elicottero dell’Arma dei carabinieri anzicheé dell’autovettura di servizio con autista” e procurando così un danno all’erario di 7.000 euro a tratta (in tutto 28.000 euro) “oltre alle spese per la predisposizione dei servizi conseguenti all’utilizzo del velivolo”. Per poter processare l’ex ministro, oggi parlamentare di Forza Italia, è però necessaria una autorizzazione a procedere dalla Camera. (…)

 


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