RASSEGNA STAMPA
La tensione è scoppiata prima ancora che le calciatrici scendessero in campo, a causa di un diverbio tra l’arbirtro e l’allenatrice/dirigente della Femminile Riccione. Parole pesanti, insulti e un clima sempre più pesante. Tanto che alla fine sul posto, è intervenuta anche una pattuglia della polizia di Stato, allertata dallo stesso direttore di gara. Alla fine nei confronti della dirigente, Arianna Fabbri, figura storica del calcio femminile riccionese, è arrivato un provvedimento pesante, deciso dal giudice sportivo, Maria Luisa Trippitelli: una squalifica di quasi sei mesi, fino al 3 novembre prossimo. Fabbri, nel frattempo, ha già annunciato «ricorso» contro lo stop inflitto dal giudice. «Un provvedimento sproporzionato, soprattutto se paragonato ad episodi di violenza che troppo spesso vediamo sui campi di gioco, e anche perché comunque mi sono personalmente scusata con l’arbirtro per le parole che avevo pronunciato» spiega (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino