RASSEGNA STAMPA
Per lui niente più battute di caccia. Addio al porto d’armi – che gli era stato rilasciato per l’attività venatoria – e divieto assoluto di tenere fucili e munizioni. Così ha deciso la Prefettura nei confronti di un settantenne riminese, un appassionato cacciatore. Un provvedimento scattato dopo le denunce prese dall’uomo per minacce, molestie e per una lite con i vicini di casa. Lui ha fatto ricorso al Tar, convinto che la la decisione adottata dalla Prefettura sia stata sproporzionata, visto che per un paio di vicende è già stato assolto. Ma non la pensano così i giudici del Tribunale amministrativo regionale. Che, con la sentenza depositata ieri, hanno respinto il ricorso e confermato il provvedimento della Prefettura, e hanno condannato l’uomo a pagare 1.500 euro di spese giudiziarie. Il divieto di tenere armi e municizioni nei confronti del cacciatore era scattato nel febbraio del 2022, in seguito alla perquisizione a casa del settantenne disposta dalla Procura dopo le denunce (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino