Rimini. Campi antimafia 2016 su terreni sequestrati alla Sacra Corona Unita. CGIL

Rimini. Campi antimafia 2016 su terreni sequestrati alla Sacra Corona Unita. CGIL

Sollecitato incontro anche per quanto riguarda il territorio di Rimini.

 Dall’11 al 17 luglio a Mesagne (Brindisi) cinque volontari dello SPI, con il Segretario generale Meris Soldati, si recheranno sulle terre e sui beni confiscati alla Sacra Corona Unita gestiti dalla cooperativa sociale “Terre di Puglia”. Altri gruppi di volontari del sindacato dei pensionati e giovani studenti si recheranno nel corso dell’estate in Puglia e Calabria per lavorare  nei campi e alla ristrutturazione degli edifici. Sono i campi della legalità E!state Liberi che, oltre alle attività di volontariato, intendono favorire l’incontro tra diverse realtà territoriali segnate in maniera più o meno forte, ma purtroppo crescente sia al Centro che nel Nord del Paese, dalle stesse infiltrazioni della malavita organizzata.

Affinché i beni vengano restituiti alla collettività, sono già stati sottoscritti dei protocolli a Roma e Palermo tra i Tribunali e le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil  per la gestione e lo sviluppo delle aziende confiscate e sequestrate. Protocolli che intendono aprire una fase nuova superando il lungo periodo di rodaggio nella gestione dei beni e delle aziende sequestrate e confiscaste. Per il sindacato è necessario che queste aziende, spesso con capitali di miliardi di euro, siano gestite secondo criteri assolutamente manageriali per salvaguardare la produttività, tutelare i posti di lavoro e far crescere la fiducia sulle ragioni della lotta alla mafia.
Per quanto riguarda il territorio di Rimini, dove esistono beni confiscati e sequestrati, nelle scorse settimane il Segr. generale CGIL Graziano Urbinati, che visiterà il campo di Mesagne nei prossimi giorni, ha chiesto al Prefetto e al Presidente del Tribunale un incontro nel quale discutere delle problematiche legate ai sequestri e confische di beni e aziende
“Pensiamo sia utile – ha scritto Urbinati – prevedere meccanismi di intervento sulla loro gestione e soprattutto far sì che non si producano deterioramenti dei beni e delle attività sequestrate o confiscate con effetti negativi anche sul piano occupazionale”.
                                    Uff. stampa CGIL Rimini

Rimini 9 luglio 2016

[c. s.]

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