Luca Cassiani – Corriere Romagna: CARIM. Ieri l’assemblea dei soci: approvato il bilancio di fine 2012 con un solo astenuto. Il generale della finanza Cecchi va all’attacco /
Esposto in procura contro il vecchio cda /
Il presidente Bonfatti: «Mancano i presupposti per l’azione di responsabilità»
RIMINI. Un esposto querela alla procura per denunciare tutto e tutti. Ci va giù con la scure il generale della finanza Enrico Cecchi all’assemblea dei soci di Banca Carim. Un intervento sottolineato dagli applausi, che interpreta i sentimenti della maggior parte dei piccoli azionisti. Al centro del contendere l’azione di responsabilità contro gli ultimi cda della banca per aver accumulato un passivo di 187 milioni di euro. L’occasione era l’assemblea dei soci chiamati in Sala Manzoni ad approvare il primo bilancio post commissariamento, degli ultimi tre mesi del 2012. Oltre cento le persone in platea in rappresentanza del 63,20% del capitale sociale (29.671.040 azioni ordinarie su 46.946.185): passa il sì quasi all’unanimità, un solo astenuto.
Il presidente. Di fronte all’acclamata azione di responsabilità il presidente di Banca Carim Sido Bonfatti ha deciso «pur non essendo troppo pertinente farlo in questa assemblea» di dare le sue spiegazioni. E il no è motivato «da un problema tecnico e da uno sostanziale». Il bilancio nel mirino «è stato approvato da Bankitalia e non dai soci Carim. L’azione di responsabilità spettava ai commissari e se hanno deciso di non agire, questa assemblea non è legittimata ad andare in senso contrario». Accusato da Cecchi di fare come Ponzio Pilato, l’avvocato Bonfatti ricorda la sua posizione: «Il commissario Carollo per oltre due anni ha effettuato approfondite verifiche ma non ha trovati riscontri all’azione di responsabilità. Una posizione condivisibile. (…)
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