Patrizia M. Lancellotti – Corriere Romagna: Indagini partite dopo le numerose segnalazioni dei residenti in zona che vedevano un via vai di soli uomini. Sfruttamento e favoreggiamento / “Casa chiusa” nel centro massaggi /
Nei guai una coppia di cinesi: decine di ragazze costrette a prestazioni a luci rosse
RIMINI. Da Alice, il paese delle meraviglie per uomini in cerca di un massaggio con sorriso finale. E’ qui, nel centro di massaggi orientali di via Flaminia, che dolci e attraenti giovani cinesi fornivano prestazioni sessuali a pagamento: una vera e propria casa chiusa, gestita da una maitresse che “schiavizzava” le ragazze, costrette a chiedere delle mance ai clienti per arrotondare. Tutti i proventi, 33mila euro solo nel mese di luglio, entravano direttamente in cassa. Un’attività con un giro d’affari stimato in 300mila euro all’anno, che ha convinto l’autorità giudiziaria a porre sotto sequestro preventivo l’immobile, nei pressi di Fiabilandia: l’indagine della guardia di finanza è solo iniziata con l’arresto di due coniugi cinesi di 43 e 41 anni, ma continuerà proprio per approfondire le irregolarità già rilevate dal punto di vista fiscale. Tra le decine di documenti sequestrati pure quelle relative a conti correnti bancari, anche a San Marino, oltre a una busta bianca con dentro l’incasso del mese non ancora chiuso: 33mila euro sui quali si dovrà appurare quanto sia dovuto all’attività di prostituzione e quanto a quella normale di massaggi; di certo i finanzieri hanno appurato che l’evasione fiscale supera il 50 per cento.
L’indagine che ha portato all’arresto dei coniugi cinesi (lei, Zenli Wu, 41enne maitresse agli arresti domiciliari perché madre di una bimba sotto i tre anni, già denunciata in passato dai carabinieri per immigrazione clandestina), lui, Sen Wu, 43 anni, amministratore della società di gestione del centro massaggi meglio conosciuto come Alice. (…)
