Rimini. Caso Mannina: Dritan Demiraj gioca d’anticipo scrivendo di suo pugno una lettera. Corriere Romagna

Rimini. Caso Mannina: Dritan Demiraj gioca d’anticipo scrivendo di suo pugno una lettera. Corriere Romagna

Andrea Rossini – Corriere Romagna: Delitto di Mozzate. Il pasticciere albanese, agli arresti per l’omicidio della ex, gioca d’anticipo e scrive agli investigatori che fissano l’interrogatorio per oggi /
Caso Mannina, adesso parla Dritan /
«Ecco la verità». Ma fu Monica ad attirare in trappola Silvio e Lidia

RIMINI. Il piano diabolico di Dritan Demiraj? Uccidere sia la ex compagna sia l’ultimo fidanzato di lei, un mezzo sbandato senza fissa dimora, facendo ricadere la colpa su di lui. La sua scomparsa dalla circolazione poteva essere messa in relazione alla tragedia se le telecamere a circuito chiuso della stazione di Mozzate (Como) non avessero ripreso, a sua insaputa, il volto del vero assassino. E’ l’ipotesi che si fa largo tra gli investigatori ormai convinti che Silvio Mannina abbia fatto la stessa brutta fine di Lidia Nusdorfi e per opera della medesima mano criminale, con
l’aiuto (inconsapevole?) di qualcun altro. Alla battuta d’arresto del mancato ritrovamento del cadavere nell’area del parco fluviale del Marecchia, tra San Martino dei Mulini e Sant’Ermete, potrebbe seguire però adesso un nuovo colpo di scena. Dalla sua cella, infatti, il 29enne pasticciere albanese autore dell’agguato alla ex alla stazione di Mozzate ha scritto di suo pugno una lettera indirizzata al titolare delle indagini, il pm Simone Pizzotti. «Ho delle cose da raccontare, voglio parlare». Un’iniziativa della quale non era informato neppure l’avvocato difensore Massimiliano Orrù che oggi stesso raggiungerà il proprio cliente a Como per assisterlo nell’interrogatorio fissato per le 14. Quali segreti nasconde l’omicida?
(…)

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