Rimini: Chiusi sette asili nido abusivi

Rimini: Chiusi sette asili nido abusivi

Da alcune
segnalazioni giunte alla Polizia municipale di Rimini hanno preso il via nei
mesi scorsi una serie di accertamenti su presunte irregolarità nella gestione
dei servizi privati dedicati alla prima infanzia.

Su cinque strutture visitate dal reparto di Polizia amministrativa
unitamente a personale dell’Ispettorato del lavoro, è emerso che soltanto una svolgeva il servizio educativo
per la prima infanzia (nido) in regola
 con le norme vigenti e le
autorizzazioni necessarie, con personale qualificato, in locali idonei e nel
pieno rispetto delle prescrizioni imposte.

In altre tre, invece, si esercitava abusivamente un’attività
riconducibile a quella di servizio educativo, nonostante i titolari avessero
dichiarato di svolgere ed offrire servizi ricreativi. 

Secondo la legge i servizi ricreativi per la prima infanzia sono
quei servizi con finalità puramente ricreativa rivolti a bambini di età
inferiore a tre anni, che ne fruiscono occasionalmente, con una periodicità
massima di due giorni alla settimana ed una frequenza giornaliera non superiore
a tre ore.

Tra i
servizi ricreativi figurano ad esempio i baby-parking e le ludoteche.

Proprio in
ragione della finalità ricreativa, per il loro esercizio non vengono richiesti
particolari requisiti se non quelli di igiene e sicurezza.

Gli adulti preposti
alla vigilanza dei bambini non necessitano inoltre della qualifica di educatori
ed in questi centri non è possibile somministrare alimenti.

In uno dei
centri ricreativi controllati dalla Polizia municipale veniva invece somministrato il pasto
 facendo
consumare alimenti portati da casa da ciascuno degli ospiti.

Una
violazione che ha reso necessario l’intervento di personale dell’Ausl di
Rimini
.

Gli
accertamenti effettuati su una campionatura degli alimenti, trovati in cattivo
stato di conservazione, hanno rilevato la presenza di numerosi agenti patogeni.

Nei
confronti della struttura è stata emessa ordinanza di chiusura
 per la violazione delle prescrizioni
imposte dalla normativa regionale.

Nel corso
dei controlli il personale dell’Ispettorato del Lavoro ha inoltre accertato e
sanzionato un caso di lavoro nero
 ed
uno di carenza dei requisiti
richiesti per lo svolgimento delle mansioni svolte.

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