La crisi incombe, i consumi crollano, e i commercianti svendono le proprie attività.
Federico Rossi del Nuovo Quotidiano di Rimini: Tra gli annunci si trova di tutto, ma soprattutto bar, ristoranti, piadinerie, gelaterie e rosticcerie. In picchiata anche gli affitti /
“Vendesi attività”, è boom /
Le offerte sul mercato sono balzate a +35% in un anno, ma crollano le quotazioni Anselmi (A Immobiliare): “Numeri che non hanno precedenti e i prezzi si sono dimezzati”
RIMINI. In tanti vorrebbero vendere l’attività, ma non si trovano compratori. Potremmo sintetizzare così la situazione del commercio in provincia. Il calo dei consumi dovuto alla crisi economica, unito alle elevate spese di gestione e all’affitto troppo alto hanno messo in ginocchio il settore. Così che “in tanti si rivolgono a noi in cerca di un acquirente – spiega Gabriele Anselmi, titolare dell’agenzia A Immobiliare – Basti pensare che al momento ho circa 25 tra bar, ristoranti, piadinerie, gelaterie, rosticcerie e attività di altro tipo, ubicate soprattutto nella zona mare tra Rimini e Riccione, in vendita. Un numero davvero elevato e per quanto ci riguarda con pochi precedenti”. Anche un altro noto agente immobiliare riminese, che però preferisce mantenere l’anonimato, parla di un notevole incremento di richieste nell’ultimo anno: “Siamo a un +30- 35% rispetto al biennio 2010-2011 – rivela – Si tratta principalmente di bar, pizzerie e attività gastronomiche in generale, quegli esercizi cioè che in teoria dovrebbero avere anche in un periodo difficile come questo più facilità a trovare un acquirente”. Ma la situazione in pratica è in realtà ben diversa: quasi nessuno infatti si azzarda a fare un investimento così rischioso coi tempi che corrono. “I consumi sono crollati – sottolinea Anselmi – ed è naturale quindi che le persone ci pensino due volte prima di impegnarsi in un’attività. Noi tocchiamo con mano questa situazione tutti i giorni: fino a due anni fa vendevamo una rosticceria o una gelateria a 80.000-100.000 euro, oggi neanche a 30.000- 40.000 euro ci riusciamo. I nostri clienti quindi sarebbero disponibili anche a vendere a meno della metà del prezzo di partenza, ma neppure questo è sufficiente”. (…)
Ascolta il giornale radio di oggi