Da oggi si torna a buttare la rete in mare.
L’assemblea della Cooperativa lavoratori del mare di Rimini, tra mugugni e cauti ottimismi, ha voluto riprendere la normale attività.
Resta alta la tensione visto che ieri molti pullman sono partiti da diversi centri d’Italia, come San Benedetto, Civitanova e anche dalla Campania per bloccare la ripresa del lavoro nella marineria di Ancona.
Ieri sera molti pescatori sostenitori dello sciopero ad oltranza hanno fatto armi e bagagli per fermare coloro che volevano rompere il blocco nazionale del pescato.
Lo sciopero, in atto dal 23 gennaio in gran parte delle città marinare d’Italia, sull’Adriatico e sul Tirreno, è nato come forma di protesta contro la riforma del Governo.
Il caro-gasolio, la patente a punti e i nuovi costi per strumentazioni di bordo imposte dall’Unione Europa hanno fatto scattare le barricate.
Nel frattempo questa mattina altre delegazioni della marineria dovrebbero tornare nuovamente a Roma.
Fonte: “Nuovo Quotidiano di Rimini”