Con la presidenza Tito Masi nella Fondazione San Marino, proprietaria al 100% della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino
era stato annunciato un piano di sviluppo di Carisp, basato, fra l’altro, su un amento di capitale sociale da 150 a 225 di milioni di euro.
Successivamente è emerso, a seguito del commissariamento, che anche la Cassa di Risparmio di Rimini ha bisogno di un aumento di capitale. Aumento che ormai più fonti stimano aggirarsi attorno ai 100 milioni.
Insomma, San Marino e Rimini sono ormai accomunati nella ricerca di capitali di investimento, che potrebbe divenire concorrenziale specie se le due fondazioni, per necessità, dovessero abbandonare il proposito di riservare la possibilità solo a soggetti del proprio territorio.
Accadde oggi, pillola di storia sammarinese